Eletti i rappresentanti degli studenti all’Istituto Statale Augusto Monti di Asti

Francesca Beidda, Giovanni Oleandri, Simon De La Fuente e Alberto Monticone sono i nuovi rappresentanti degli studenti dell’Istituto Statale Augusto Monti.
In un’intervista a distanza ci siamo fatti raccontare da loro cosa li abbia spinti a candidarsi e quali siano i loro progetti per quest’anno, un anno difficile, segnato dall’emergenza coronavirus.

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Com’è essere rappresentanti ai tempi del Covid?
Ad essere sinceri la prima impressione è che non lo sappiamo ancora.
Da quando siamo stati eletti non siamo riusciti a incontrarci di persona, al momento abbiamo creato il gruppo whatsapp con tutti i rappresentanti di classe e ci siamo incontrati in videochiamata per capire come unire le varie proposte fatte agli studenti.
Certo è che la comunicazione con gli studenti così come il rapporto con la scuola e con la segreteria è tutto molto più complicato.

Per ovvi motivi non siete potuti passare nelle classi, come siete arrivati agli studenti nei giorni di propaganda?
Pur consapevoli che arrivare agli studenti sarebbe stato difficile non ci siamo arresi abbiamo principalmente utilizzato il gruppo Whatsapp dell’anno scorso, abbiamo creato la pagina Instagram e un volantino con tutte le nostre proposte. Abbiamo passato pomeriggi ad inviare le nostre locandine agli studenti, era l’unico modo per fare propaganda.
Ma oltre alla difficoltà del fare propaganda, anche trovare qualcuno con cui fare la lista non è stato facile, nessuno in questo momento vorrebbe essere rappresentante di istituto.

Quali sono le proposte con le quali vi siete candidati?
I programmi sono stati pensati per poter essere realizzati sia in presenza che a distanza.
Le proposte di entrambe le liste avevano come obiettivo principale quello di rendere la vita degli studenti più semplice. Una delle proposte è la creazione della pagina Instagram della scuola per migliorare la comunicazione e la vicinanza tra gli studenti. Abbiamo poi pensato che, in questo periodo, potesse essere utile agli studenti uno psicologo della scuola con il quale potersi confrontare e sfogare.
Quando potremmo tornare a scuola metteremo in campo il “resoconto strutture” un modulo che gli studenti compileranno periodicamente per segnalare eventuali disagi all’interno delle classi in modo tale da farli presente in segreteria e risolverli.
Stiamo provando a portare tutti i gadget prima di Natale, mentre per quanto riguarda le foto di classe forse è presto per parlarne. L’anno scorso avevano sconsigliato di realizzare un annuario online, quest’anno potremmo pensare a qualche alternativa per lasciare agli studenti un ricordo positivo di questi cinque anni.
Una delle proposte che non manca mai è la cogestione, ovviamente la nostra speranza è quella di riuscire a realizzarla in presenza. L’alternativa sarebbe quella di organizzarla online invitando personaggi che possano fare cittadinanza attiva e parlare di tematiche importanti. Come rappresentanti d’istituto non ci concentriamo solo sulla scuola, prima di essere studenti siamo cittadini, in aggiunta alla cogestione stiamo dunque pensando di organizzare incontri con comitati studenteschi come Terzo Intermezzo o con associazioni come Fridays for Future.
In ultimo vogliamo riservare particolare attenzione alle quinte fornendo loro un orientamento adeguato per l’università.

Alberto, per te è la prima esperienza come rappresentante d’istituto, cosa ti ha spinto a candidarti e cosa ti aspetti da quest’anno?
Quando Simon mi ha chiesto di fare la lista non ero convinto, il mio professore di informatica mi ha incoraggiato e alla fine ho accettato. Negli ultimi due anni sono stato rappresentante di classe per cui so bene quali sono le responsabilità che mi aspettano. Sarà un anno difficile vista la situazione ma allo stesso tempo credo che questa possa essere una sfida stimolante. Con Simon abbiamo pensato a tante proposte, speriamo di riuscire a realizzarle una dopo l’altra.

Giovanni, Francesca, Simon questo sarà il vostro secondo anno da rappresentanti, cosa vi portate dietro e cosa migliorereste rispetto alla vostra precedente esperienza?
Dalla prima esperienza come rappresentanti ci portiamo dietro tanta responsabilità, una maggior capacità nell’approcciarsi alle aziende che propongono i loro prodotti e più in generale una conoscenza degli aspetti logistici.
Le cose che vorremo migliorare sono la comunicazione tra noi rappresentanti e quella tra rappresentanti di classe, che forse è mancata negli anni precedenti.
In quanto rappresentanti degli studenti abbiamo dei doveri ma anche dei diritti, durante la prima esperienza ci siamo ricordati più dei primi che dei secondi, ora vogliamo che gli studenti vengano messi al primo posto, vogliamo portare contenuto.
Vanno bene feste e gadget, ma il rappresentante d’istituto non è solo questo, è una figura nata nel ’68 per rappresentare gli studenti, non per vestirli e farli divertire.
Le motivazioni per cui abbiamo deciso di ricandidarci sono diverse, siamo consapevoli delle nostre capacità, vogliamo fare il possibile per far vivere la scuola agli studenti nel miglior modo possibile. Ci piacerebbe che la scuola venisse vista come un luogo dove si cresce e dove si conoscono persone che possono letteralmente cambiarci la vita.


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