Covid: il Piemonte al lavoro per monitorare con test rapidi e molecolari gli over 65 asintomatici affetti da malattie croniche      

L’assessorato alla Sanità e quello alla Ricerca applicata Covid sono al lavoro per avviare un monitoraggio su base volontaria attraverso test molecolari e test antigenici rapidi della fascia di popolazione degli over 65enni asintomatici, affetti da specifiche malattie croniche, che saranno individuate sulla base di criteri scientifici da parte degli esperti dell’Unità di crisi.

Dobbiamo sfruttare questo momento, in cui la curva epidemica mostra una flessione che potrebbe assestarsi nei prossimi giorni- spiega Pietro Presti, esperto di management strategico e innovazione in sanità, consulente della Giunta regionale – per potenziare e migliorare il nostro sistema di contact tracing. In questa prospettiva, l’estensione del servizio di testing a questo target di popolazione è da considerarsi come una misura di maggior tutela di una delle categorie più esposte all’impatto della malattia Covid-19. Si tratta di un’ulteriore azione che va ad aggiungersi ai programmi di testing e screening già in essere per i soggetti più a rischio”.

“Oggi il sistema sanitario regionale è in grado di effettuare circa 20.000 tamponi al giorno, tra antigenici e molecolari, di cui 7.000 negli hot spot/pitstop – sottolinea l’assessore alla Ricerca applicata Covid, Matteo Marnati. Questi ultimi sono andati via via potenziandosi nel tempo e negli ultimi giorni sono arrivati a 52 quelli per i tamponi molecolari, con la creazione  di 3 nuovi punti (Avigliana, Bra e Santhià) e a 23 per i test rapidi, con l’aggiunta di 2 ulteriori punti (via Le Chiuse a Torino e via Martiri delle Foibe a Rivarolo). Una capacità che ci consente di allargare presso questi presidi così diffusi sul territorio la platea dei cittadini che possono sottoporsi al test.

“L’ipotesi, su cui ci confronteremo con le rappresentanze sindacali – conclude l’assessore alla sanità, Luigi Genesio Icardi – è che la prenotazione dell’esame venga effettuata, come avviene già ora per i sintomatici o pauci-sintomatici, dai medici di base, tramite piattaforma Covid. L’obiettivo è alzare ancora di più il livello di tutela per gli over 65, affetti da patologie che li rendono particolarmente fragili”.