Covid e carcere: la luce in fondo al tunnel è ancora lontana

“Dei 4.263 detenuti ospitati nei 13 Istituti penitenziari piemontesi i reclusi positivi al Covid al 24 novembre erano complessivamente 42: 40 gestiti all’interno del carcere e 2 ospedalizzati a Biella. Gli agenti e gli operatori penitenziari positivi erano, invece, 187. Numeri che inducono alla riflessione e preoccupano i detenuti e i loro parenti ma anche gli operatori”. Lo ha dichiarato questa mattina il garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Bruno Mellano.

“Anche se la luce in fondo al tunnel dei contagi Covid-19 nel contesto penitenziario è ancora lontana – ha agginto – ora è almeno possibile ragionare su alcuni dati condivisi: il Ministero della Giustizia ha reso finalmente pubblico, sul proprio sito Internet istituzionale, un dettagliato report settimanale per monitorare la pandemia negli Istituti penitenziari italiani, mentre il Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria piemontese ha attivato un monitoraggio quotidiano condiviso con le Istituzioni regionali e i sindacati di polizia penitenziaria”.

Osservando che l’assessore regionale alla Sicurezza “ha recentemente raccolto un rinnovato appello dei sindacati di polizia penitenziaria per l’inserimento degli agenti di polizia penitenziaria nella campagna di screening anti Covid prevista per le forze di polizia”, ha concluso che “non si può non ricordare che la comunità penitenziaria è una sola ed è costituita da detenuti, agenti e operatori e che vanno aggiunte politiche reali di decongestionamento delle strutture, in modo da poter permettere una efficace gestione degli spazi e della popolazione reclusa ed eventualmente intervenire con efficacia qualora dallo screening emergessero criticità importanti. La rete dei garanti continua e continuerà a vigilare”.