Covid alla Casa di Riposo di Villafranca d’Asti: “Gli ospiti stanno bene, ma abbiamo bisogno di personale”

La casa di Riposo Venanzio Santanera di Villafranca d’Asti sta vivendo una situazione molto difficile a causa del Covid.

Infatti trenta ospiti della struttura, vale a dire quasi la totalità, sono risultati positivi in seguito ai tamponi che vengono svolti ogni quindici giorni; sono quasi tutti asintomatici, come ci conferma il presidente della Casa di Riposto, Carlo Binello: “Ho sentito questa mattina l’infermiera e mi conferma che stanno tutti bene e non si segnalano criticità per quanto riguarda l’aspetto sanitario.”

“Il vero problema per la struttura infatti è un altro” prosegue Binello “infatti oltre agli ospiti sono risultati positivi anche sette operatori sugli undici totali, in questo momento sono rimasti operativi solo un’infermiera e tre operatori, anche la direttrice è a casa in quarantena, ma a breve dovrebbe fare il tampone per certificare che non è più positiva e tornare in servizio.”

Il presidente lancia un appello: “Noi abbiamo già fatto presente la nostra situazione all’Unità di Crisi, all’Asl di Asti e anche alla Croce Rossa di Villafranca, ma purtroppo in questo momento non è facile trovare personale. Se qualcuno che ha i requisiti vuole candidarsi può telefonare in struttura, i responsabili della cooperativa che ha in gestione la casa di riposo sono a disposizione. Se c’è qualche badante che in questo momento è senza lavoro, ci contatti.”
Il numero di telefono della casa di riposo è 0141/943120

Binello ribadisce che al momento l’emergenza non è sanitaria, ma capisce anche la preoccupazione dei familiari degli ospiti: “Una volta alla settimana viene la psicologa e con lei gli ospiti fanno le videochiamata ai familiari, grazie ai tablet che ci ha donato l’Asd Pro Villafranca, che purtroppo non possono accedere alla struttura e sono molto preoccupati per le condizioni dei propri cari; ci farebbe piacere riuscire a fare più frequentemente queste videochiamate perchè ci rendiamo conto della loro importanza, di come sia gli anziani che i familiari si rasserenino nel vedersi, nel verificare che i propri cari stanno bene, ma purtroppo a causa della carenza di personale non è possibile.”