Completamento autostrada Asti-Cuneo, il ministro De Micheli: “Oggi firmerò il decreto interministeriale”

Le infrastrutture piemontesi sono state al centro di un vertice in videoconferenza oggi tra il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore regionale ai Trasporti e Opere Pubbliche Marco Gabusi e i rappresentanti istituzionali dei territori.

Tre le questioni sul tavolo: il completamento dell’Autostrada Asti-Cuneo, il ripristino della viabilità del Colle di Tenda devastato dall’alluvione del 2 e 3 ottobre e la ricostruzione del ponte di Romagnano Sesia, anch’esso spazzato via dalla furia della tempesta Alex.

Per quanto concerne l’A33, il ministro ha asserito: “La registrazione del programma di riapertura e di completamento dell’Asti-Cuneo è una buona notizia. Questo Governo e questo Ministero hanno avuto il merito di comprendere gli ostacoli che impedivano il completamento di questa arteria. In particolare, oggi firmerò il decreto interministeriale, che sarà controfirmato dal ministro dell’Economia”.

“C’è stata una richiesta molto forte da parte dei parlamentari – ha aggiunto De Micheli – di poter avere tempi realizzativi celeri delle opere connesse all’autostrada. A proposito di ciò, il ministro ha proposto la stessa metodologia messa in atto in altri territori, ergo “convocare dei tavoli alla presenza del concessionario e delle istituzioni regionali, provinciali e comunali per valutare l’impatto di queste attività. Garantire l’accesso gratuito e non oneroso dell’autostrada a chi raggiunge gli ospedali di Alba e Bra? Si farà un approfondimento a tal proposito, con un dialogo costruttivo”.

«I disagi per l’apertura dei cantieri dell’Asti-Cuneo il territorio li sopporterà volentieri, perché da 30 anni soffriamo quelli dovuti alla mancanza della strada e nei decenni passati non si è visto aprire nessun cantiere», ha commentato il presidente Cirio, rassicurando il Ministro sulla reazione del territorio all’apertura dei lavori.

«Sono convinto – ha aggiunto il Presidente – che quando i cittadini li vedranno partire avranno un’iniezione di fiducia. L’accordo con la società Asti-Cuneo garantisce, inoltre, che non si pagherà il pedaggio per raggiungere il nuovo ospedale di Verduno, principio fondamentale per tutto il territorio di Alba, Bra, Langhe e Roero. Rimane aperto il tema delle opere di accompagnamento. La conferenza dei servizi che definirà il secondo lotto dovrà pronunciarsi sull’attualità di interventi definiti una decina di anni fa, e magari rimodularli in base alle esigenze che si sono nel frattempo manifestate».