Lettere al direttore

Castello d’Annone, dieci anni senza Alessandro Campini: il ricordo di due amici

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Riceviamo e pubblichiamo.


Oggi sono dieci anni che se n’è andato, appena ventenne, Alessandro Campini.

Certamente tutti quelli che l’hanno conosciuto ne conservano privatamente ricordi preziosi: e altrettanto prezioso è
stato il contributo che ha lasciato nella sua comunità. Alessandro, infatti, era già un punto di riferimento a Castello d’Annone, dove partecipava energicamente alle attività della Protezione civile, dell’Unione sportiva e della Pro loco, senza paura di prendersi responsabilità seppur fosse giovanissimo. La voglia di occuparsi del paese e delle sue organizzazioni era tanta che qualcuno, per scherzare, lo aveva soprannominato “il Sindaco”; lui, a sentirselo dire, ci gongolava un po’, segno che l’idea evidentemente non gli dispiaceva.

Questo desiderio di fare, di esserci, di organizzare, non l’ha abbandonato mai, nemmeno durante i giorni faticosi della malattia: malattia durante la quale, nonostante gli interventi e le terapie, si è diplomato, si è iscritto all’Università, ha portato avanti gli impegni che si era preso, ha continuato a fare una vita sociale dinamica coi suoi tanti amici e non ha mai smesso di fare progetti per il futuro.

Un grande esempio di impegno civico, che si spera di poter tornare presto a commemorare – covid permettendo – con la partita sul suo amato campo da calcio, a luglio, la domenica della festa del paese.

Mauro e Matteo, due amici

alessandro campini

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