Alberto Cirio: “L’indice Rt del Covid in Piemonte oggi è molto vicino all’1, obiettivo tornare in zona gialla e restarci”

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, dichiara che “l’indice Rt del Covid in Piemonte oggi è molto vicino all’1. Si stanno vedendo gli effetti, molto buoni, delle misure prese ancora prima della creazione della zona rossa. Il 13 novembre abbiamo raggiunto parametri da zona arancione, sta a noi ora mantenerli nei prossimi 14 giorni per poterci passare il 27 novembre. Ma anche se più di un segnale ci indica che sta andando meglio, molto meglio, guai abbassare la guardia”.

“Ciò che apre e ciò che chiude – puntualizza il presidente – lo stabilisce il Dpcm, ma noi, nel pieno rispetto dei decreti, decideremo come si potranno svolgere le attività in ambito economico, sociale, scolastico. Con i nostri epidemiologi stiamo ragionando sulle misure che possano disciplinare le varie attività con l’obiettivo della stabilità. Quando si riapre lo si deve fare per sempre, nella piena sicurezza e per farlo abbiamo capito che sono necessari buon senso e pragmatismo. Quello dei parametri è un meccanismo è giusto che le Regioni vogliono semplificare, non alleggerire, e renderlo più percepibile alla gente, che diventa più responsabile se le si fornisce un procedimento chiaro”.

Il presidente Alberto Cirio afferma che “in futuro, se i parametri di diffusione del contagio Covid lo consentiranno, le scuole oggi chiuse in Piemonte potrebbero riaprire seguendo l’impostazione degli orari scaglionati. A scuola la didattica a distanza, sia pur dolorosa, ha dato risultati importanti per contenere la diffusione del contagio – ha osservato Cirio – Quello che è certo è che non possiamo fare come prima e lo scaglionamento degli orari può essere una soluzione”.

Obiettivo tornare in zona gialla e restarci. “Noi stiamo lavorando per prevedere a livello piemontese azioni condivise per non rivivere cosa è capitato in estate. Tornare in zona gialla e fare come in estate vuol dire tornare nella stessa situazione a gennaio-febbraio. Per stabilizzare la situazione occorrono misure di comportamento su socialità, trasporti, scuola, commercio. Lavoriamo con senso di responsabilità per un percorso che non ci faccia più tornare indietro”.