Alba, flash mob pacifico dei lavoratori della ristorazione e del commercio contro le restrizioni del Governo

Ha avuto luogo ieri, lunedì 2 novembre, in piazza Risorgimento, di fronte al Palazzo comunale albese, il flash mob spontaneo organizzato da un gruppo di attività del settore ristorazione, pubblici esercizi e commercio, al quale l’Associazione Commercianti Albesi ha fornito il proprio supporto organizzativo.

La manifestazione pacifica e statica intitolata “Facciamoci sentire”, ha avuto lo scopo di esprimere il disagio profondo in seguito alla crisi dovuta al Covid-19. Già fortemente provate dal primo lockdown, queste imprese si trovano oggi a dover temere ulteriori restrizioni dopo quelle introdotte a più riprese e, in ultimo, dal DPCM del 24 ottobre 2020, dopo aver investito risorse per adeguarsi alle normative di sicurezza anti-contagio, dopo aver rispettato tutte le regole ed aver visto calare drasticamente i propri incassi.

In un clima di forte emozione, ma in modo composto ed ordinato, commercianti, ristoratori, titolari e gestori di pubblici esercizi ed altre attività coinvolte da chiusure e contingentamenti, hanno presenziato nella piazza più importante della Città di Alba, tenendo in mano un palloncino sul quale era riportato il nome del proprio esercizio.

Una volta data pubblica lettura del documento da parte di Marta Amato (del Comitato organizzatore) contenente le argomentazioni delle categorie, poi consegnato al sindaco di Alba Carlo Bo, i palloncini sono stati liberati, a significare con un gesto fortemente simbolico il destino inesorabile che le loro aziende subiranno se ci dovesse essere un altro lockdown e, soprattutto, se ad esso non si accompagnassero contributi economici mirati, commisurati ai danni subiti e soprattutto immediati. “Se chiusura deve essere perché la sanità lo richiede – è uno dei messaggi – che chiusura sia, ma totale e senza fronzoli che alleggeriscano la coscienza e gli aiuti”.

Il presidente dell’Associazione Commercianti Albesi Giuliano Viglione è intervenuto sostenendo «la serietà e la passione delle imprese del territorio, i sacrifici da esse compiuti in questi ultimi otto mesi, nonché il rispetto assoluto portato agli operatori della sanità da parte di settori che hanno investito in sicurezza ed oggi devono avere certezze, per poter programmare l’attività del futuro prossimo».

Una piazza, quella di Alba, contraddistinta da un unico desiderio: poter lavorare.

Per scongiurare danni peggiori sull’occupazione, per tutelare imprese spesso a conduzione famigliare, tante piccole e medie realtà che costituiscono una voce fondamentale, ormai, nell’economia di Alba Langhe e Roero.

“Chiediamo che vengano assunte decisioni chiare e condivise – ha commentato il sindaco di Alba Carlo Bo -, ma che i sacrifici vengano fatti da parte di tutti. Come Amministrazione siamo pronti ad assumerci le responsabilità, per permettere di aprire a chi opera in sicurezza e far vivere il territorio. Le tre settimane di Fiera sono state un risultato eccezionale, una vittoria della città, cui rivolgo il mio grazie. Faremo di tutto per poter stanziare le risorse disponibili, per quanto di nostra competenza. Chiediamo alla politica di mettere da parte le divisioni, perché a tutti interessa poter lavorare”.

[Fonte: Cuneo 24  – QUI il link all’articolo]