Lettere al direttore

“Quando la solidarietà non aspetta il Natale”

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Riceviamo e pubblichiamo.


Come operatori sociali dedichiamo il nostro lavoro quotidiano alla cura e protezione delle persone più fragili e, molte volte, “fragilità” significa precarietà di vita e di abitazione per adulti e minori.

Come cooperativa, da agosto, abbiamo avuto la possibilità di gestire le risposte professionali che il Comune di Asti ha voluto dare a chi si trova ad affrontare questo tipo di precarietà: il Centro di accoglienza maschile per senza fissa dimora e la Casa delle Donne e dei bambini.

Come cittadini conoscevamo l’importante lavoro di sussidiarietà e di collaborazione fatto dall’Assessorato ai Servizi Sociali e dalla Banca del Dono di Asti per intrecciare Volontariato e Servizi, persone e competenze, bisogni e capacità per dare sollievo a chi ha poco o nulla.

Ma i doni, quelli che ci scaldavano il cuore da piccoli e che, sicuramente, ci hanno intimamente motivati nello svolgere un lavoro con il prossimo, ancora ce li aspettiamo solo in momenti speciali… Invece no, grazie alle sciarpe e ai berretti di lana che sono stati consegnati ieri al Centro di accoglienza maschile e alla Casa delle Donne abbiamo imparato una cosa nuova, mai banale e che vale la pena di riscoprirla come nuova ed importante ogni volta: la solidarietà, il volontariato e i doni arrivano al momento del bisogno, si palesano come “sorprese sotto l’albero”, silenziose, quasi in anonimato, gradite ed indispensabili.

Nei pacchi, che abbiamo trovato all’”uscio dei nostri servizi”, non c’erano solo i berretti e le sciarpe, c’era l’impegno di Mariangela, Caterina, Gina e tutte le altre persone che non aspettano il Natale, lo rendono vero tutto l’anno.

Grazie di cuore.
L’Equipe di Asti della Cooperativa Animazione Valdocco.

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