Presentate a Moncalvo la Fiera del Tartufo e la Fiera del Bue Grasso, nel nome della tradizione più forte del Covid19

Nella cornice della splendida struttura di Orsolina28, si è tenuta oggi, sabato 3 ottobre, la presentazione delle due storiche fiere di Moncalvo: la Fiera del Tartufo, giunta alla 66a edizione, che svolgerà il 18 e il 25 ottobre, e quella del Bue Grasso, e la 383a Fiera del Bue Grasso, in programma mercoledì 9 dicembre, che tornano anche quest’anno, nonostante la situazione contingente legata al coronavirus, come simbolo di coraggio e fiducia nel futuro.

La presentazione è stata aperta dal benvenuto della padrona di casa, Barbara Bellino di Orsolina28, poi il sindaco di Moncalvo, Christian Orecchia, con Michele Rampone, Presidente dell’Ente Fiera Tartufo Bianco, e Luisella Braghero, Presidente dell’Ente Fiera Bue Grasso, hanno illustrato come si svolgeranno le due fiere, ovviamente riadattate “ai tempi del Covid”. E’ intervenuto anche il direttore dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Mauro Carbone.

presentazione fiere tartufo e bue grasso moncalvo

Christian Orecchia ha aperto così la conferenza: “Era fondamentale per noi scendere in piazza, per dare un segnale al territorio. Il tartufo è il nostro oro, messo in pericolo dai cambiamenti climatici. Il bue grasso rappresenta un consumo di carne consapevole, di vita sostenibile perché in tavola arriva un prodotto di eccellenza. Moncalvo senza tartufo e senza bue grasso non sarebbe Moncalvo. Ringrazio le commissioni per il lavoro svolto e la dedizione, e per aver accolto questa sfida. Portare in piazza le fiere non è incoscienza ma amore per il proprio territorio e per i commercianti. Le fiere sono delle opportunità per far conoscere ai turisti il Monferrato, non solo Moncalvo.
Naturalmente l’emergenza sanitaria rende complicato ciò che è sempre stato semplice, ma dobbiamo imparare anche da queste esperienze e cogliere l’occasione per reinventarci e offrire nuovi servizi ai turisti. Sicuramente abbiamo da imparare anche da questa sfida. Un grazie speciale anche a Orsolina28 che ci ha ospitati per la conferenza stampa ed è esempio di come il territorio può offrire tante opportunità per turisti anche stranieri.
Un ringraziamento speciale alla Cassa di Risparmio di Asti e alla Fassa Bortolo per il contributo offerto e per la dedizione e l’amore che dimostrano quotidianamente per questo territorio. Un grazie anche all’ATL Langhe Monferrato Roero per il grande interesse che dimostra per le nostre iniziative

“È un atto eroico organizzare in questo momento, e rischiamo di andare avanti per molto con le mascherine e la distanza. Probabilmente si proseguirà a lungo a preferire ambienti aperti dove evitare assembramenti e se dunque ci organizziamo ora così saremo pronti per affrontare il futuro – così il direttore dell’ATL Langhe Monferrato e Roero, Mauro Carbone, nel suo intervento  – Ce la dobbiamo giocare bene questa situazione di cambiamento. Con le nostre caratteristiche possiamo anche fare le manifestazioni, mentre le grandi città devono fermarsi. Qui, prendendosi una grandissima responsabilità, si vuole andare avanti.”

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Ma come sentire il profumo dei tartufi? Ecco il bicchiere con un tappo al silicone che permetterà di inebriarsi con il profumo del Tartufo anche con la mascherina. Un nuovo “respira tartufi” che è stato finanziato dalla Regione Piemonte. Carbone ha anche ricordato che tra un anno i nostri cercatori di tartufo potranno diventare patrimonio immateriale dell’umanità Unesco e sarà molto importante utilizzare l’autunno per questo.

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Il presidente della Commissione Fiera del Tartufo Bianco, Michele Rampone ha spiegato così l’evento: “Questa edizione della fiera è la prima di questa commissione; ha richiesto coraggio e molto impegno. Siamo pronti a superare tutte le difficoltà di questa edizione, ma stiamo già lavorando al rinnovamento della prossima per tenerla sempre giovane, nonostante i suoi 66 anni. Quest’anno il rinnovamento è iniziato dal libretto, che in questa edizione si presenta in una veste nuova con grafiche personalizzate per i partecipanti alla rassegna”.

“Si tratta di dare un segnale concreta alla nostra Fiera del Tartufo, la più grande del Monferrato, per dare un aiuto all’economia locale.” così Andrea Giroldo, vicesindaco di Moncalvo, nella doppia veste in rappresentanza della provincia di Asti, che ha poi spiegato come sarà gestita la sicurezza.
Saranno obbligatorie le mascherine nello spazio espositivo, igienizzante dappertutto, sia nelle postazioni dei venditori, sia nei varchi, sia in varie aree. Ci saranno una sessantina di persone tra Carabinieri e volontari a garantire la sicurezza di tutto. Ci sarà un grande sforzo dunque per la sicurezza, frutto di un grande lavoro tra enti. “Dobbiamo mettere insieme la vita quotidiana e l’economia con l’emergenza sanitaria. Non si puo garantire il rischio zero ma noi adotteremo tutte le misure previste ed anche di più” – conclude Giroldo.

“Non potevamo esigere altro che non fare la Fiera del Bue Grasso – così Luisella Braghero, memoria storica dell’evento. “La salute viene prima di tutto ma, nel confermare questa edizione con tutte le condizioni di sicurezza garantite, abbiamo o voluto mandare un messaggio di coraggio e di attenzione alle tante persone che gravitano nel mondo dell’agricoltura e dell’allevamento. A loro, infatti, va il mio grazie per quello che quotidianamente fanno per portare avanti una tradizione secolare. Una scelta d’amore più che di guadagno. Senza di loro non ci sarebbe nulla da festeggiare. Specialmente quest’anno con tutte le difficoltà economiche legate all’emergenza sanitaria il nostro pensiero è ancora più affettuoso e non potevamo, quindi, esimerci dal fare la Fiera”.

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