PD Asti:”Senza polemiche, continueremo ad essere centro di ascolto delle problematiche per i cittadini”

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Riceviamo e pubblichiamo.


“Viviamo un periodo di forti tensioni ed incertezze. C’è stanchezza e paura per i mesi che verranno. Le ultime settimane hanno evidenziato in ogni settore criticità e preoccupazioni per l’andamento del sistema economico ed occupazionale del Paese.

Come Partito Democratico Provinciale e Coordinatori di Circolo abbiamo raccolto le sollecitazioni di esponenti del mondo della scuola, del commercio, del sindacato, della cultura che necessitano di ascolto e soluzioni.

Condanniamo invece con forza l’uso della violenza, come avvenuto nelle strade di Torino e Napoli ed altre città e troviamo deprecabile che alcuni professionisti della violenza strumentalizzino le legittime necessità di manifestare dei cittadini.

Siamo preoccupati per la tenuta sociale che verrà minata dagli effetti di questa nuova ondata della pandemia. Non amministriamo in molti comuni della Provincia di Asti e non amministriamo la Regione Piemonte, ma siamo forza politica al Governo del Paese e sentiamo la forte responsabilità per i cittadini del nostro territorio.

Nell’ultimo incontro tra segretari provinciali e segreteria regionale del Partito Democratico del Piemonte, il segretario del Pd astigiano Riccardo Fassone ha posto particolare attenzione al tema nel suo intervento.

A fronte di un RT vicino al valore critico di 1,5%, dagli appelli del mondo scientifico e medico ad agire con prontezza, dalla situazione degli ospedali anche locali, che stanno riattivando reparti esclusivi per Covid, leggiamo anche i dati preoccupanti che riguardano il mondo del lavoro:

-l’ occupazione subisce una contrazione del 38% delle assunzioni rispetto al 2019
-la richiesta dei Sindacati del blocco dei licenziamenti almeno fino a marzo 2021
-la denuncia di Confesercenti che ipotizza che con le nuove disposizioni per il contenimento del Covid-19 si potrebbe arrivare alla chiusura di altre 20K attività
-Il mondo della cultura con teatri e attività chiuse
-Il mondo dello sport con forti restrizioni nelle attività
-I danni enormi al settore enogastronomico, fondamentale per l’Astigiano.

Un tessuto sociale sempre più sfilacciato in cui le nuove povertà, secondo i dati delle persone prese in carico dalla rete delle Caritas diocesane, sono passate dal 31% nei mesi da maggio a settembre del 2019, al 45% dello stesso periodo del 2020. In pratica, nel 2020, su 44.858 persone accolte da circa 680 centri di ascolto (da maggio a settembre), circa ventimila si affacciano per la prima volta in cerca di aiuto.

Dati che non risparmiamo pertanto neppure la nostra Provincia.

Come Partito Provinciale di Asti non faremo dirette social per scaricare responsabilità, ma continueremo a lavorare come abbiamo fatto in questi mesi : lasciandoci scivolare le polemiche strumentali ma continuando ad esser centro di ascolto delle problematiche del territorio e delle amministrazioni e usando ogni canale con il governo centrale per chiedere sempre maggiore attenzione verso un tessuto Sociale fortemente in sofferenza, monitorando i risarcimenti economici alle categorie maggiormente colpite dall’ultimo DPCM.

La politica, oggi più che mai, si deve spogliare dell’ ostentazione personalistica e lavorare in collaborazione con ogni istituzione , ente , forza politica , per limitare i danni economici di questa pandemia e garantire ai cittadini tutti ascolto, dignità e sostegno.

Lo faremo limitando le parole, cercando soluzioni e continuando il confronto con i cittadini, con le famiglie, con gli agenti economici del territorio.
Lo faremo assumendoci la responsabilità politica del momento e non sottraendoci al confronto con nessuno.”

La Segreteria Provinciale del Partito Democratico di Asti

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