Nuovo DPCM, il Viminale precisa: “Lo Stato non abbandona i Comuni, chiusure decise con i Prefetti”

Le dichiarazioni del premier Giuseppe Conte fatte ieri sera durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo DPCM sulla possibilità dei sindaci di poter chiudere piazze e vie della movida, hanno scatenato la reazione di moltissimi sindaci, tra i primi anche quello di Asti, Maurizio Rasero.

Anche l’Anci si è fatta sentire, tramite il presidente Decaro, sostenendo che la responsabilità non può essere scaricata solo sui sindaci anche perché la polizia locale “non è previsto che si occupi di Covid”. Intanto nel testo definitivo del decreto scompare la parola ‘sindaci’, e sulla polemica interviene il Viminale. “Col nuovo Dpcm lo Stato non abbandona i Comuni né li investe di responsabilità improprie: i primi cittadini, che sono autorità sanitarie locali, saranno ovviamente supportati in tutto dai Prefetti, negli appositi Comitati provinciali di ordine pubblico. Ed è proprio con i Prefetti e nei Comitati Provinciali che si potranno valutare casi particolarmente delicati in cui risultasse necessario, opportuno e possibile chiudere al pubblico strade o piazze” dichiara all’ANSA  il Sottosegretario all’Interno con delega agli Enti Locali, Achille Variati che poi prosegue: “Laddove si rivelassero condizioni di urgenza, nell’arco di 24 ore si può far anche l’ordinanza di chiusura, ma è chiaro che non vanno tralasciati una serie di passaggi, non ultimo quello che, quando un provvedimento riguarda un’esercizio, va notificato” .

“Essendo una motivazione di natura sanitaria – ha aggiunto Variati – il Prefetto non ha una capacità di emettere l’ordinanza ma di attuazione di quest’ultima. Il sindaco fa l’ordinanza e lo strumento è il Comtato di ordine e sicurezza pubblica, che supporterà, motiverà e accompagnerà il sindaco sull’opportunità di emettere il provvedimento da lui firmato”. Per emettere ordinanze di chiusura come quelle previste nel Dpcm “bisognerà sentire anche l’Asl, che potrà essere invitata dal Prefetto al Comitato per l’ordine pubblico, per portare tecnicamente il pensiero della sanità locale. Sicuramente verranno valutate anche le relazioni delle forze dell’ordine stilate a seguito delle loro verifiche in quei luoghi dove eventualmente dovessero verificarsi assembramenti”  conferma all’ANSA il Sottosegretario all’Interno con delega agli Enti Locali, Achille Variati.