La Regione Piemonte aiuterà le Unioni di Comuni

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Lavorare per risolvere i problemi vissuti oggi dalle Unioni di Comuni è una delle priorità indicate dal vicepresidente e assessore agli Enti locali, Fabio Carosso, durante l’illustrazione del Documento di economia e finanza regionale 2021-2023 in Commissione Autonomia. Sul documento la Commissione ha espresso parere consultivo favorevole a maggioranza.

Carosso ha spiegato che molte Unioni hanno difficoltà per i trasferimenti ridotti rispetto al passato e può accadere che talvolta venga meno un rapporto fra i sindaci, tanto che si sta manifestando la crescente volontà di sciogliere le Unioni stesse. “È il percorso opposto a quanto necessario per superare criticità come la mancanza di personale all’interno dei piccoli Comuni e anche l’Europa sollecita il fare squadra fra aree omogenee nell’ambito della progettazione. Ecco perché stiamo studiando quali incentivi utilizzare affinché queste gestioni associate non vadano perse”, ha precisato il vicepresidente di Giunta.

Un’altra questione che verrà affrontata è quella delle fusioni fra Comuni, per individuare l’iter che consenta di tutelare le scelte espresse dai Comuni stessi, ma anche quelle manifestate dai cittadini attraverso i referendum.
Carosso ha infine annunciato che entro il mese di ottobre sarà convocato l’Osservatorio regionale sulla legge n.56/2014 (legge Delrio) per condividere con i presidenti delle Province la linea sulle risorse attribuibili per proseguire l’attuazione della legge e per chiedere al contempo chiarimenti circa la destinazione delle funzioni e delle risorse assegnate dalla Regione.
È poi intervenuto il consigliere Domenico Ravetti (Pd) per chiedere che dallo studio si passi alle proposte concrete e ha chiesto di audire i rappresentanti delle autonomie locali affinché esprimano i loro orientamenti sulle normative attualmente in vigore e sulle loro criticità. La consigliera Sarah Disabato (M5s) ha infine ribadito la necessità di supportare gli enti locali, specie i più piccoli, la cui carenza di risorse e di personale è emersa in questi giorni nella difficoltà di progettazione delle opere di prevenzione del dissesto idrogeologico.

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