Installazione di un’antenna Wind3 a Cisterna d’Asti: se ne è discusso in un incontro pubblico

La serata ha voluto approfondire gli effetti dei ripetitori su salute e paesaggio

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Lo scorso 30 settembre, nella chiesa parrocchiale di Cisterna d’Asti, si è tenuto l’incontro “Connessioni, salute e paesaggio”, promosso dal Polo cittattiva ast. Alb. – I.C. di S. Damiano e Museo di Cisterna con Fra production spa, Unità Parrocchiale e Aimc Asti.

La motivazione è stata la richiesta di costruzione di un’antenna di Wind3 a cui è seguita una petizione contraria all’instanza. Il Comune ha incontrato i cittadini il 22 e il 24 settembre per illustrare la situazione e rispondere agli interrogativi. Ha anche richiesto al gestore, in una lettera letta nel corso dell’ incontro a Cisterna, cautela e attenzione alle possibili conseguenze sui “Boschi dei bambini e della Costituzione” che si trovano nei pressi della zona interessata. Ha pure ribadito il comma 6 dell’art. 23 delle norme tecniche del Piano Regolatore Generale Comunale che esclude “la possibilità di realizzare nuove strutture di sostegno per l’installazione di apparati tecnologici”.

La serata ha voluto approfondire gli effetti dei ripetitori su salute e paesaggio nella consapevolezza dell’impossibilità di esaurire tutta la discussione. Il dottor Daniele Mandrioli ha spiegato la ricerca dell’Istituto Ramazzini di Bologna sui ripetitori. I risultati hanno riscontrato “aumenti statisticamente significativi nell’incidenza degli schwannomi maligni, tumori rari delle cellule nervose del cuore, nei ratti maschi del gruppo esposto all’intensità di campo più alta, 50 V/m. Inoltre, gli studiosi italiani hanno individuato un aumento dell’incidenza di altre lesioni, già riscontrate nello studio dell’NTP: l’ iperplasia delle cellule di Schwann sia nei ratti maschi che femmine e gliomi maligni (tumori del cervello) nei ratti femmine alla dose più elevata”.

Il dottor Claudio Varaldi dell’Arpa, invece, ha parlato delle tipologie di antenne e dei limiti attualmente in vigore rispetto alle emissioni. A questo proposito, ha sottolineato alcuni aspetti relativi al 5G, più sicuro rispetto ai precedenti sistemi. La dottoressa Moraglio e il dottor Garlando (Isde) hanno posto nuovamente l’attenzione sugli effetti delle emissioni, a lungo termine, su tutti gli organismi viventi. E’ proprio vero che non esistono conseguenze?

incontro cisterna antenna wind

A questo proposito, si è collegato il discorso dell’impatto sul paesaggio. Marco De Vecchi (Osservatorio del Paesaggio) ha illustrato le esperienze di alcuni comuni astigiani che, per preservare le proprie peculiarità ambientali, hanno avanzato e ottenuto la Dichiarazione di notevole interesse pubblico. Gian Piero Godio (Legambiente – Pro Natura), Angelo Porta (vicepresidente Legambiente Piemonte) hanno posto l’attenzione, invece, sulle antenne, la loro dislocazione e le documentazioni che i cittadini possono richiedere per ottenere maggiori informazioni. Come evidenziato dal moderatore, Maurizio Bongioanni, fondamentale è conoscere le caratteristiche dell’antenna e anche, per i Comuni prevedere un piano di localizzazione dei ripetitori di telefonia mobile che dovrebbe essere disponibile da tempo.

“Coinvolgimento, consapevolezza, discussione sono gli unici strumenti che consentono una ricaduta positiva, rispetto a queste scelte, sulla collettività” hanno concluso i relatori.

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