Lettere al direttore

Il Gruppo Insieme per Canelli sulla questione Sanità in Valle Belbo

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del Gruppo Insieme per Canelli sulla questione Sanità in Valle Belbo.


“Nuovo Ospedale in Valle Belbo… e anche nuova Rete Territoriale”
Si parla sempre di Ospedale di Nizza Monferrato, ma ricordiamo che sia nell’accordo di Programma del 2008, firmato da Comune di Nizza, ASL e Regione Piemonte, sia nelle successive Delibere delle Giunte Regionali, si parla sempre di Presidio “Valle Belbo”. L’Ospedale “in regione Boidi” è, e deve diventare sempre più, una risorsa per Tutta la Valle Belbo e la Provincia di Asti. Per questo le forze politiche canellesi sono unite nell’appoggiare questo progetto insieme a quelle di Nizza e di tutta la Provincia, che hanno approvato ordini del giorno comuni, tutti orientati in questo senso.

Hanno suscitato interesse le dichiarazioni dell’Ass. Regionale Icardi di un nuovo progetto di un solo Ospedale su 2 sedi, Asti e Nizza, una strada concreta e possibile per poter avere un Presidio Ospedaliero nella nostra Valle. Ovviamente, come tutti, attendiamo che alle promesse facciano seguito i fatti, cioè le Delibere regionali.
Se si completassero i lavori già previsti, in poco tempo potrebbero partire le attività e avremmo finalmente un Servizio utile per tutti.
Per ampliamenti e progetti faraonici, che rischiano di rendere una chimera quello che oggi potrebbe essere possibile, c’è sempre tempo.

Accanto alla costruzione del nuovo Ospedale Valle Belbo, dovrà avere necessariamente un forte impulso l’attenzione alla Sanità Territoriale in Valle Belbo (ambulatori, medicina d’iniziativa, nuova organizzazione dei MMG, servizi per anziani, assistenza domiciliare, prevenzione, servizi per le fasce deboli,…), come ben espresso dall’Ordine del Giorno voluto da tutte le forze politiche canellesi il 25 giugno 2020. Le vicende del Covid19 hanno infatti portato in primo piano in tutta Italia la necessità, anzi, l’obbligatorietà di una rete territoriale forte.

Come ci vuole l’Ospedale a Nizza, così la Rete Territoriale ha bisogno di un Hub/Coordinamento che ne sia il cuore pulsante e sia ospitato in una sede degna. Anche qui, senza andare a cercare progetti grandiosi, potrebbe essere una soluzione a portata di mano utilizzare i locali dell’ex Ospedale di Canelli, abbandonati da anni e già destinati per legge ad uso sanitario e di proprietà dell’ASL AT.
Un unico ospedale su 2 sedi, una rete sanitaria territoriale con un centro di coordinamento: alla nostra gente della Valle Belbo servono “progetti fattibili, concreti, utili”, non battaglie ideologiche. E servono subito. Più le forze politiche locali saranno unite nel perseguire questo tipo di progetti e prima la nostra popolazione potrà utilizzare i servizi che si merita.