Asti, i musei restano aperti: la Fondazione continua la programmazione e si prepara ad accogliere tre nuovi arazzi

Chiudono cinema e teatri. Cambiano gli orari della ristorazione. Si fermano i circoli, ma resistono mostre e musei salvati dall’utlimo Dpcm.

Ad Asti, a palazzo Mazzetti, continua la mostra “Asti, città degli arazzi” che si prepara ad aggiungere nuove opere a quelle già esposte. Ad annunciarlo è Mario Sacco, presidente della Fondazione Asti Musei. Sono tre arazzi che arrivano dal Gran Bar Atlantico e appartengono alla serie di 21 opere che ornavano la grande sala della moto nave Raffaello: tessiture Scassa, da Carla Accardi, Mimmo Rotella e Giulio Turcato.

Intanto si traccia un primo bilancio delle visite, con dati aggiornati al 28 ottobre: dall’apertura dell’esposizione, il 17 settembre, i visitatori sono stati 2.427 più gli oltre 100 studenti che, con le borse di studio della Fondazione Crat, hanno avuto l’ingresso gratuito alla mostra.

Intanto, salvo nuovi decreti o provvedimenti, la Fondazione Asti Musei conferma la programmazione per novembre. Dopo l’incontro per i più piccoli “I dolcetti del conte” di sabato 31 ottobre (nel polo museale di palazzo Alfieri), si prosegue con la visita guidata “Come eravamo…Michelangelo Pittatore e i volti della città”, con il curatore scientifico Andrea Rocco (venerdì 6 novembre, costo 10 euro) e con la nuova rassegna del sabato pomeriggio per bambini da 4 a 12 anni “CulturArt Kids” (incontri alla scoperta dell’arte, dei musei e delle collezioni museali, alle 15,30, costo 8 euro).

Continuano anche le iniziative legate alla mostra “Asti, città degli arazzi” come le visite guidate, il laboratorio “Il tessuto come arte” (domenica 8 novembre) e il corso “Tessuti e arazzi” (da mercoledì 4 novembre). Torna anche la rassegna “Incontri con l’archeologo” alla scoperta di siti archeologici e collezioni della storia antica e dell’archeologia. Prenotazioni 0141/530403. Informazioni, costi e dettagli: www.fondazioneastimusei.it.

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