Associazioni astigiane insieme con un progetto per una cittadinanza attiva dei migranti

Più informazioni su

Se “il tuo problema è uguale al mio, sortirne da soli è avarizia, sortirne insieme è politica” disse Don Milani. Così ad Asti l’impegno e l’attivismo civile hanno visto la nascita di un tavolo di lavoro condiviso da molte associazioni e realtà del territorio. “Il dramma globale della pandemia ci ha insegnato quanto la volontà comune e la visione trasversale dei problemi sono fondamentali. In ballo ci sono crisi a sfondo sociale che rischiano di negare o cancellare i diritti primari di ciascun individuo.” ed è per questo che LIBERA coord. Asti, ACLI, ASIAP, ASTI CAMBIA, CARITAS Asti, CARITAS Canelli, Casa del Popolo, Casa di Carità Arti e Mestieri, Cittadinanza Attiva, Consorzio Coala, CPIA, Noix de Cola, PIAM e Migrantes dal mese di giugno 2020, nel rispetto delle direttive anti Covid, si stanno impegnando sulla tematica legata ai migranti per permettere loro una perfetta integrazione sociale e verso una regolarizzazione in ambito lavorativo.

“L’aspetto più forte di questo tavolo di lavoro apartitico – spiegano i promotori – risiede sulla pari importanza di tutte le realtà partecipanti: non ne esiste infatti una capofila; la visione assolutamente trasversale della questione unisce tutte le forze, ciascuna con le proprie competenze. E’ così nata una mappa online (accesso con QR Code) gratuita ed in continuo aggiornamento che permette un comodo e semplice orientamento alle principali necessità divise in due gruppi: Centri di Ascolto e Servizi.

I primi si occupano di dare una prima risposta per i bisogni più urgenti: volontari con molti anni di esperienza nel servizio sono coadiuvati da varie figure professionali (assistente sociale e psicologo volontario) a cui riferirsi nei casi che richiedono una specifica assistenza. I Centri Servizi elencati, divisi per categorie, permettono di risolvere questioni burocratiche (richiesta di documenti quali permesso di soggiorno, carta d’identità etc…), studio della lingua italiana a vari livelli, formazione per lavoro, richiesta di lavoro e redazione dei contratti (tramite CAF e sindacati), assistenza legale e sanitaria. In parallelo gli stessi centri presenti sulla mappa saranno pubblicati su di un libretto tradotto in inglese, francese e cinese che sarà distribuito gratuitamente in formato cartaceo ed in formato pdf. Il libretto è attualmente in lavorazione e la versione cartacea sarà disponibile entro la fine dell’anno in alcuni dei centri che fanno parte del progetto. Tutto il lavoro svolto è a titolo volontario, e gli incontri continueranno verso nuove progettualità.

centri migranti

Più informazioni su