Sistema informatico Motorizzazione in tilt da giorni, CNA Piemonte: “Un disastro per centri revisione e per i trasportatori”

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Il CED (Centro Elaborazione Dati) della Motorizzazione è bloccato da sabato e i Centri di Revisione piemontesi parlano di situazione disastrosa.

“Il sistema è completamente bloccato da giorni e tutti gli operatori non possono procedere con l’assistenza ai veicoli – spiega il presidente regionale di CNA Servizi alla Comunità (autoriparatori) Francesco Circosta -. Siamo costretti a chiedere ai clienti di venire a riprendere i mezzi perché i documenti sostitutivi al libretto di circolazione che noi rilasciamo sono temporanei, durano pochi giorni, e non permettono di circolare se sono scaduti. Non so come definire questa situazione senza parlare di completo disastro”.

Venerdì 2 ottobre la direzione generale del Ministero dei Traporti si riunirà con le associazioni datoriali e Circosta aggiunge: “Come CNA apprezziamo la disponibilità della Motorizzazione a creare un tavolo tecnico per valutare le procedure e le soluzioni informatiche di snellimento che noi chiediamo da tempo”.

“La CNA piemontese è da oltre un anno che chiede interventi a favore dei Centri di Revisione nel rapporto con la Motorizzazione. Abbiamo promosso a inizio 2020 azioni nei confronti dei parlamentari locali perché pensiamo che la questione vada risolta a livello nazionale. Proprio per questo riteniamo che sia il tavolo tecnico la sede opportuna in cui si possano trovare le soluzione a un problema che va avanti da troppo tempo. E da tutto il territorio appoggiamo le proposte che i nostri rappresentanti porteranno ai tavoli col Governo”, ha aggiunto il presidente della CNA Piemonte Fabrizio Actis.

“Sul fronte delle revisioni – aggiunge Silvano Favi, presidente CNA FITA (autotrasporto) Piemonte – la nostra associazione ha già chiesto un incontro per ottenere chiarimenti rispetto allo slittamento delle scadenze in periodo di lockdown. I tempi di prenotazione già lunghi ad esempio sulla Motorizzazione di Torino, sono ulteriormente gravati dalla confusione sulle proroghe concesse post-Covid e che si aggiunge ai lunghi tempi di attesa e a questi disservizi del sistema. Occorre intervenire al più presto soprattutto per coloro che lavorano con l’estero e che non possono operare”.

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