Ripresa delle scuola, come funzionerà il servizio mensa? Le linee di indirizzo per la gestione dei pasti, per la merenda e i distributori automatici

Manca poco al rientro a scuola, previsto in Piemonte per il prossimo 14 settembre, e uno dei nodi più delicati che preoccupano i genitori è la questione mensa.

La Regione ha predisposto un documento contenente le linee di indirizzo per la somministrazione dei pasti. Oltre ad assicurare una piena e costante adesione alle buone pratiche igieniche e alle procedure di pulizia e disinfezione, da parte degli operatori delle mense, per la refezione, le singole realtà scolastiche “dovranno identificare, si legge nel documento, soluzioni organizzative ad hoc che consentano di assicurare il necessario distanziamento fisico di almeno 1 metro;  per le scuole dell’infanzia si dovrà evitare l’affollamento dei locali in cui avviene il consumo dei pasti; le regole di igiene personale, sia per l’igiene degli alimenti sia per la prevenzione della Covid-19 (lavaggio delle mani frequente e sempre prima dei pasti, uso delle mascherine, ecc).”

Il lavaggio delle mani va, ovviamente, effettuato da tutti: alunni, insegnanti, altri addetti, prima del pasto e dopo, oppure si deve procedere con l’igienizzazione con gel apposito. Tra le altre regole di igiene relative all’ambiente si va dalla sanificazione degli spazi di vita, sanificazione degli spazi dei pasti prima degli stessi e dopo, all’aerazione frequente degli ambienti chiusi. Sarà ogni realtà scolastica a dover trovare la soluzione migliore per il proprio contesto.

E’ consigliato l’uso di stoviglie bicchieri e posate lavabili, ecc, oppure l’utilizzo di piatti, bicchieri, posate e tovaglioli monouso, possibilmente compostabili. In alternativa, il gestore deve garantire che le stoviglie siano pulite con sapone ed acqua calda o tramite una lavastoviglie.
Sono possibili opportune semplificazioni e diversificazioni del menù anche in base al luogo di somministrazione (es: refettorio, aula didattica) e, per velocizzare i tempi di somministrazione del pasto, è possibile considerare anche l’utilizzo del piatto a più scomparti (es: piatto tris comparto).
Anche il microclima deve essere idoneo, evitando correnti d’aria o freddo/caldo eccessivo durante il ricambio naturale dell’aria, eliminando totalmente la funzione di ricircolo dell’aria condizionata per evitare l’eventuale trasporto di agenti patogeni (batteri, virus, ecc.) nei locali di somministrazione alimenti.

Il servizio mensa può essere predisposto anche in un altro spazio oltre al refettorio, come la palestra o un’aula. Nel documento viene specificato che, in tal caso, non è necessario presentare alcuna documentazione all’ASL di competenza nel caso in cui si dovessero utilizzare locali diversi dal refettorio.
“in questa fase emergenziale, specifica il documento, per la refezione e per le attività scolastiche e di studio spazi che generalmente hanno un’altra destinazione d’uso (palestre, laboratori, aula magna, teatro, ecc.), si ritiene non necessario, al fine di evitare oneri burocratici a carico delle Istituzioni e dei servizi, prevedere SCIA o comunicazioni ufficiali ai servizi dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, né l’invio di planimetrie o relazioni tecniche.

PASTO IN REFETTORIO
La necessità di distanziamento all’interno del refettorio può rendere insufficienti gli spazi a disposizione. Le principali soluzioni a questo problema sono la turnazione (possono essere effettuati 2 o più turni o eventualmente prevedendo l’erogazione dei pasti per fasce orarie differenziate) oppure la ricerca di spazi alternativi purché presentino caratteristiche ragionevolmente adatte al consumo dei pasti.
È necessario che sia effettuata la sanificazione dei tavoli all’inizio e al termine dell’attività e ad ogni cambio di utenti seguendo, oltre o ad integrazione delle normali misure igieniche, le procedure per la prevenzione della Covid-19.

La distribuzione al buffet è sconsigliata. È possibile, specialmente nelle fasce di età superiori a 6 anni, la distribuzione a self-service con sporzionamento effettuato da operatori dotati di mascherine, mantenendo la distanza di 1 metro fra le persone in coda, che devono indossare la mascherina là dove previsto. Viene raccomandato di utilizzare preferibilmente condimenti, pane, frutta in confezioni monodose.
La distribuzione al tavolo è la più consigliata e quando possibile potrebbe essere utile apparecchiare i tavoli in modo che ogni postazione sia già fornita di coperto prima dell’arrivo dei bambini.
Utilizzare preferibilmente bottigliette monouso. È possibile considerare l’utilizzo delle borracce personali opportunamente identificate per ogni singolo bambino.

PASTO IN AULA
Anche il pasto in aula è un’alternativa presa in considerazione nel caso in cui non si riesca ad organizzare diversamente il servizio.
La fornitura del pasto dovrà avvenire su vassoio o direttamente sul banco con utilizzo di tovagliette preferibilmente monouso, a seguito dello sporzionamento da parte degli addetti in aree appositamente identificate, idonee e attrezzate, se già esistenti, oppure presso l’aula didattica o in corridoio (evitando affollamenti) con modalità che consentano il rispetto delle temperature e delle specifiche norme igienicosanitarie.
La sanificazione del banco prima e dopo il pasto, può essere effettuata con gli stessi prodotti usati per la sanificazione dell’aula.
In alcune condizioni organizzative potrà essere necessario fornire il pasto in “lunch box” cioè in vaschette monoporzione separate lavabili e riutilizzabili oppure monoporzioni individuali di primo, secondo e contorno termosigillati.
È vietato portare da casa alimenti da condividere in gruppo (es. torte, snack salati, ecc.); è invece consentito portare il necessario per il momento della merenda purché l’alimento, la bevanda e il
contenitore siano ad uso esclusivo del singolo bambino e siano sempre facilmente identificabili come appartenenti allo stesso.

DISTRIBUTORI AUTOMATICI
Per quanto riguarda le aree di distribuzione di bevande e snack, il Dirigente scolastico ne indica le modalità di utilizzo, eventualmente anche nel Regolamento di Istituto, al fine di evitare il rischio di assembramento e il mancato rispetto del distanziamento fisico.

Il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL di riferimento resta a disposizione degli Istituti per garantire attività di supporto in caso di necessità per quanto di competenza.