Protocolli di sicurezza, classi virtuali e patto di corresponsabilità scuola-famiglia: l’Istituto Alfieri di Asti pronto a partire

Dopo settimane di lavoro l’Istituto Vittorio Alfieri di Asti composto da tre scuole – Liceo Classico, Liceo Artistico e Istituto Professionale Sella – è pronto a partire garantendo sicurezza e una didattica innovativa sulla base di quattro regolamenti approvati dal Consiglio di Istituto.

La Dirigente scolastica Stella Perrone ha fatto con noi il punto della situazione.

Gi spazi Tutti gli studenti possono entrare

“La prima preoccupazione è stata trovare gli spazi che garantissero il distanziamento tra studenti – spiega Perrone –  Non è stato semplice perché le 50 classi  sono molto varabili per numero di ragazzi, alcune sono molto numerose e arrivano a 28 o 31 studenti. Alla fine siamo riusciti a fare entrare tutti con alcune anomalie: una classe occuperà un’aula magna, mentre un’altra la palestrina del Sella”.

Attualmente sono in corso gli interventi di edilizia leggera (la palestrina sarà ad esempio coibentata) e le classi risulteranno mischiate nel senso che non saranno rigorosamente divise secondo i tre istituti. Sarà affissa una cartellonistica sulle porte di ogni aula con nomi identificativi e la capienza massima che potrà contenere.

“L’obiettivo è che gli studenti si muovano il meno possibile. I laboratori, necessari in modo particolare per l’Artistico, saranno utilizzati ma sarà garantita una sanificazione prima e dopo l’utilizzo”.

Ingressi – parola d’ordine “accoglienza”

Una volta organizzati gli spazi è stato necessario pianificare gli ingressi.

“Ci saranno unità orarie da 50 minuti con una maggiore flessibilità che permetterà di togliere i pomeriggi al Classico e al Sella per evitare il ritorno in aula dopo il pranzo che è sempre disagevole. Per l’Artistico, a fronte dell’elevato monte ore, si è riusciti a ridurre i rientri ad uno solo a settimana”.

Da martedì prossimo 8 settembre inizieranno i corsi di recupero. Ci saranno piccoli gruppi da un massimo di 6 studenti. Sarà una sorta di banco di prova. “Valutando come sarà il comportamento degli studenti capiremo se ci sarà qualcosa da modificare per l’inizio delle lezioni vero e proprio. Alcuni aspetti potrebbero essere rivisti sulla base del vissuto”. 

L’inizio vero e proprio non sarà uguale per tutti. Il 14 e 15 settembre l’accoglienza sarà dedicata alle classi prime, con 4 ore al giorno.

“Riteniamo che loro debbano essere un po’ coccolati. Non conoscono le scuole, si troveranno in ambienti nuovi con regole rigide. Presenteremo loro tutti i regolamenti, dalla sicurezza alla didattica digitale integrata. Forniremo nozioni sull’uso del registro elettronico e su come accedere ognuno al proprio account di istituto”.

Dal 16 entreranno anche le altre classi con orario ridotto. “I primi giorni saranno dedicati all’accoglienza, alla presentazione dei regolamenti  e alle regole che saranno spiegate una ad una”.

I regolamenti – garantire la sicurezza insieme alle famiglie 

Il Collegio Docenti che si è svolto nei giorni scorsi ha approvato quattro documenti che saranno le linee guide dell’Istituto Alfieri per quanto concerne sia la sicurezza sia la didattica.

I documenti sono: Protocollo Sicurezza di prevenzione al Covid 19; Regolamento di prevenzione al contagio (appendice al regolamento di istituto); Patto di corresponsabilità scuola-famiglia; Regolamento di Didattica Digitale  Integrata.

“Molto importante è il patto con le famiglie perché punta a condividere le responsabilità. Questi protocolli andranno letti insieme agli studenti, analizzati, compresi  e condivisi e infine messi in atto”.

Didattica Digitale Integrata – un valore aggiunto, non una toppa

A frone di una didattica in presenza modulata su ore da 50 minuti riducendo al massimo i rientri, ci sarà un residuale di 70-100 ore all’anno che sarà dedicato alla Didattica a Distanza. Non vuole essere un ripiego ma un’opportunità. Sarà impostata come pacchetti di didattica cui gli studenti potranno accedere in autonomia.

“Ci saranno delle classi virtuali in cui ogni studente accede con un proprio account e può trovare i materiali didattici. Si tratta di approfondimenti cui si può e si deve accedere. E’ una didattica digitale, che integra quella tradizionale e che è necessaria per la crescita degli studenti che devono imparare anche a lavorare in autonomia”.

“Si tratta di rendersi conto che la tecnologia non è un optional o un ripiego in momenti di emergenza, ma una necessità e lo dico da 30 anni”.

Continueranno ad essere utilizzare le piattaforme già testate nei mesi scorsi: Office 365 Education per gli studenti e Google Suite per i docenti. “La didattica digitale non deve essere un ufo, ma un valore aggiunto che dovrà rimanere anche in futuro, inserendola a sistema”.