Lettere al direttore

“Pista ciclabile sulla Nizza-Alba, qual è la posizione del Comune di Asti?”

Interpellanza del consigliere comunale Mario Malandrone (Ambiente Asti)

Fa ancora discutere la recente decisione della Giunta di Nizza Monferrato di approvare il Protocollo d’intesa per la realizzazione di una pista ciclabile sull’ex percorso ferroviario Alba-Nizza Monferrato.

A prendere la parola nel dibattito è Mario Malandrone, consigliere comunale per il gruppo Ambiente Asti con un’interpellanza al sindaco di Asti Maurizio Rasero per sapere qual è la posizione dell’amministrazione astigiana.

Si legge infatti nel documento: “Tale tratto non può non essere di interesse per il Comune di Asti, perché su tale tratto vi è anche la tratta finale della linea Asti-Alba”.

Malandrone ricorda inoltre la firma del Comune di Asti nell’ottobre 2017 di un Protocollo dal contenuto opposto in cui i comuni interessati al passaggio della linea avevano firmato per la sua riattivazione.

“In occasione di tale incontro – scrive Malandrone – il Sindaco Maurizio Rasero ha dichiarato: ‘il mio è un atto di fiducia nei confronti della Regione di cui presumo la buona fede. A differenza di alcuni colleghi Sindaci, tra cui quello di Canelli Gabusi, essendo in carica da pochi mesi non ho a disposizione gli elementi necessari per fare valutazioni di non condivisione del protocollo. L’atto di continuità rispetto ai provvedimenti posti in essere dalla precedente Amministrazione Comunale non significa però che accetteremo supinamente i tentennamenti su una pratica che giace nel cassetto da troppi anni: il fatto che siano trascorsi 20 mesi dalla convocazione del tavolo tecnico, senza aver ancora provveduto ad individuare le necessarie risorse, non fa ben sperare per una tempestiva realizzazione delle opere previste. Nel corso dei prossimi mesi, quindi, sarà mio impegno verificare e controllare che quanto sottoscritto proceda e, in particolare, che la Regione Piemonte trovi la disponibilità finanziaria per la riattivazione del servizio senza gravare in alcun modo sull’Amministrazione Comunale che non ha la possibilità di investire’. Il Sindaco ha poi aggiunto: ‘All’assessore regionale ai trasporti, Francesco Balocco, ho precisato che auspico un impegno sulle priorità astigiane che riguardano da una parte il trasporto ferroviario, attraverso un potenziamento delle linee che collegano Asti e le terre dell’UNESCO a Milano e gli altri capoluoghi del nord-est, e dall’altra il trasporto su ruota, tramite la realizzazione della tangenziale sud-ovest che è la bretella che consentirebbe di valorizzare a pieno la Asti-Cuneo e che è prioritaria per le forze politiche e civiche che compongono la mia maggioranza’”.

Malandrone ricorda inoltre che il 20 ottobre 2017 venne emanata una delibera della Giunta Regionale, n. 49-5811 avente titolo “Approvazione dello schema di Protocollo d’intesa per la riattivazione delle linee ferroviarie Alba – Castagnole delle Lanze – Asti e Castagnole delle Lanze – Cantalupo” a sua volta sottoscritta dal Comune di Asti.

Un punto in cui si sofferma ancora Malandrone è la mobilità sostenibile sostenuta anche da parte dello stesso Comune di Asti per il nuovo piano del traffico che andrà ad interessare la città.

Si legge nell’interpellanza: “Il PGTU deliberato dalla Giunta di Asti a luglio 2020, mira a ridurre l’inquinamento atmosferico e il traffico privato in ingresso in città, a favore di mobilità pubblica (treni, autobus), è chiaro che il destino futuro delle tratte ferroviarie incide su un incremento o decremento del flusso di auto private verso la stessa città di Asti”.

Tutto questo ricordando che  “è già in fase di avanzata progettazione una pista ciclabile parallela alla ferrovia e  che la riattivazione della tratta comporterebbe una dovuta restituzione ai cittadini di un servizio necessario per una mobilità sicura e sostenibile ed un’opportunità per i numerosi turisti che scelgono il trasporto pubblico per gli spostamenti, anche in ragione di una nuova coscienza ecologica. Tenendo conto – si legge ancora – che: “nell’anno di sospensione della linea si potevano contare una media di 2300 passeggeri al giorno sulla linea Asti -Alba, che tale linea minata dal progetto mosso dalla Regione era la linea maggiormente frequentata tra le linee sospese”.

A fronte di queste premesse il consigliere di Ambiente Asti interroga l’amministrazione per sapere:

  • se è stata coinvolta a qualche titolo nella ideazione e progettazione dell’idea di rendere ciclabile tale tratta e inevitabilmente parte della linea Asti -Alba;
  • si considera ancora l’importanza di tale tratta? Come dichiarato nel 2017: “ considerata dalla cittadinanza un servizio prioritario data la riconosciuta valenza funzionale, storica e culturale della tratta”;
  • se il Comune di Asti ha ancora un interesse verso tale infrastruttura e verso una connessione ferroviaria con Alba e con i paesi della Provincia di Asti e Cuneo;
  • se il Comune di Asti, fino ad ora pubblicamente silente, vuole mantenersi coerente con le posizioni già assunte; che cosa è stato fatto per far in modo che la Regione, come dichiarava Rasero: assumesse “un impegno sulle priorità astigiane che riguardano da una parte il trasporto ferroviario, attraverso un potenziamento delle linee che collegano Asti e le terre dell’UNESCO a Milano e gli altri capoluoghi del nord-est”;
  • se il Sindaco si può far portavoce di un bisogno di cittadini del territorio e chiedere di sospendere ogni decisione in merito al progetto di cui all’oggetto e di pensare ad un disegno di più ampio respiro che possa soddisfare le esigenze di tutti, pendolari e turisti, in nome di una rinascita dei comuni della provincia e di una vera opportunità di sviluppo commerciale per le aziende e gli operatori delle nostre zone.

Di seguito il testo integrale dell’interpellanza Ambiente Asti su ferrovia Asti-Alba