L’ex Embraco produrrà compressori per frigoriferi

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Nasce un polo per la produzione di 6 milioni di compressori per frigoriferi entro il 2024 , che comprende gli stabilimenti ex Embraco di Riva di Chieri e Acc di Belluno. L’investimento complessivo è di 50 milioni di euro tra pubblico e privato. La notizia è stata ufficializzata nel tavolo convocato dalla sottosegretaria al Mise, Alessandra Todde, presso la prefettura di Torino. “L’obiettivo è arrivare a fine piano alla piena occupazione, nel frattempo si garantirà la cassa integrazione e la formazione“, ha detto Todde. (Fonte Ansa)

Il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’Assessore al Lavoro Elena Chiorino hanno commentato oggi, a margine del tavolo con il Mise convocato presso la Prefettura di Torino così: “L’Embraco è stata per anni l’emblema di tutto ciò che non dovrebbe accadere in un Paese normale, primo fra tutto la mancanza di una solida politica industriale, fondamentale per il rilancio della nostra economia e delle nostre imprese. Si è permesso ad una azienda straniera di prendere soldi pubblici per insediarsi in Italia e poi si è lasciato che si spostasse all’estero (dove la manodopera ha meno costi e meno tutele) dopo aver sottratto ai nostri lavoratori le proprie conoscenze e competenze.

Oggi, invece, sono state poste le basi perché l’Embraco diventi un esempio di quello che deve accadere in un Paese normale. E cioè avere le istituzioni unite in sinergia con il mondo privato per raggiungere un obiettivo importante: tutelare il lavoro e il futuro di centinaia di persone. Prima dell’estate avevamo chiesto al Governo di arrivare oggi con un progetto chiaro. Perché Presidente e Assessore pensano che, dopo anni di prese in giro, chiarezza e trasparenza fossero il minimo dovuto a questi 400 lavoratori e alle loro famiglie.”

Oggi, per la prima volta da anni, Presidente e Assessore sono convinti che questo sia un buon giorno. “Perché l’attenzione della Regione rimane altissima, ma il piano messo a punto per salvare l’ex Embraco appare serio, fondato e ben strutturato, con il coinvolgimento di professionalità che hanno già preso parte con successo a salvataggi importanti nel nostro Paese. Il progetto tutela la specificità produttiva dello stabilimento di Riva di Chieri, specializzato in compressori per frigoriferi, e di conseguenza le competenze dei suoi lavoratori. La Regione ci sarà, come c’è sempre stata, per vigiliare sull’attuazione di questo piano e mettendo immediatamente a disposizione gli strumenti necessari per la formazione dei lavoratori su ciò che il nuovo progetto richiederà.”

Una notizia che è stata commentata positivamente a livello bipartisan, sia da Alberto Preioni del gruppo Lega Salvini Piemonte e dal consigliere della Lega Mauro Fava, sia da Marco Grimaldi, capogruppo di LUV in Consiglio Regionale.

Il gruppo regionale della Lega Salvini Piemonte guarda con soddisfazione alla nascita di Italcomp, la newco che permetterà il recupero e la reindustrializzazione dello stabilimento ex Embraco di Riva di Chieri per la produzione di compressori.
Dopo anni di false promesse sulla pelle dei lavoratori, finalmente arriva un progetto concreto per il futuro degli operai dell’ex Embraco – commenta il presidente del gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni -. Il merito va al presidente Alberto Cirio, alla giunta e alla nostra maggioranza guidata dalla Lega, che alle chiacchiere hanno preferito i fatti, lavorando senza sosta per arrivare a una soluzione che garantisse per davvero gli operai. E’ la differenza tra la politica degli annunci e quella del buonsenso: con oggi laviamo almeno in parte la vergognosa pagina della fallimentare esperienza Ventures, tanto sostenuta dal centrosinistra e dall’ex ministro Carlo Calenda”.

“Da operaio l’ho sempre detto e ripetuto – aggiunge il consigliere della Lega Mauro Fava -, non è accettabile che il prezzo di una crisi industriale innescata da soggetti terzi ricada sui destini dei lavoratori. La nascita di una nuova società per il rilancio di Embraco è certamente una buona notizia, per la quale dobbiamo dire grazie alla caparbietà del presidente Alberto Cirio, della sua giunta e della nostra maggioranza a guida Lega. Ora però dobbiamo centrare l’obiettivo più importante, quello di garantire il ricollocamento di tutte le maestranze ex Embraco, per troppi anni prese in giro da una politica che si è fatta bella a suon di false promesse sulla loro pelle”.

“Dobbiamo smettere di vergognarci dell’intervento pubblico nelle aziende, in Francia è una pratica usuale che ha dato alle imprese transalpine molti vantaggi competitivi e una maggiore garanzia per i lavoratori coinvolti” – è il commento di Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione Piemonte alle notizie della presentazione del piano quinquennale per il rilancio dello stabilimento ex-Embraco di Riva di Chieri, che avverrà attraverso la creazione di una joint venture tra pubblico e privato in cui la parte principale sarà gestita da Invitalia per conto del Mise, e che sarà finalizzata alla creazione di un polo nazionale per la produzione di compressori per frigoriferi, in cui confluiranno l’ex Embraco e l’ex Acc di Mel.

La compartecipazione del pubblico è la soluzione che auspichiamo da tempo – prosegue Grimaldi – il passato fatto di prenditori, capaci solo di cannibalizzare le aziende per poi abbandonarle a sé stesse una volta spolpate non deve più ripetersi. Se non ci occupiamo dei presupposti di fondo in cui avvengono queste storie di mala imprenditoria, se la Embraco non diventa un simbolo di tutto quello che non va nel mondo del lavoro e dell’imprenditoria globale, se non ci occupiamo delle regole del gioco insomma – conclude Grimaldi – i danni dei prenditori che per le loro azioni non vengono mai perseguiti e di cui non pagano mai le conseguenze, tanto sono i lavoratori a pagarne il prezzo e lo Stato a ripianare i conti, sono destinati a ripetersi in futuro”.

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