“La piscina comunale di Asti riaprirà dopo le festività natalizie?”

Potrebbero rivelarsi fondati i timori delle società sportive astigiane che praticano il nuoto e dei tanti utenti della piscina comunale di Asti.

Al momento, infatti, non c’è ancora la data per la riapertura dell’impianto al coperto che potrebbe slittare all’inizio dell’anno prossimo dopo le festività natalizie.

E’ quello che emerge dalla nuova interrogazione che la Consigliera comunale di Asti, Angela Quaglia, ha fatto al sindaco nei giorni scorsi, un documento che segue la risposta dell’amministrazione comunale ad una precedente interpellanza a risposta scritta della stessa consigliera sempre sulla gestione e riapertura della piscina comunale coperta (clicca QUI per l’articolo sulla prima interpellanza).

Nella nuova interrogazione a risposta scritta presentata la Quaglia fa riferimento alla “risposta alla precedente interrogazione in cui l’Amministrazione alla data del 31 luglio ha risposta che “non è in grado di definire se l’impianto natatorio potrà riaprire a settembre”, ciò in linea con una programmazione delle attività amministrative, attenta, puntuale e precisa” si legge nel testo, per poi chiudere con una domanda (punto 8) che contiene un’indicazione di massima della riapertura dell’impianto: “se l’apertura è da prevedere così come ha indicato il dirigente di settore, dopo le festività natalizie, incorrendo con ogni probabilità nell’interruzione di un servizio pubblico”.

Non si dovrebbe attendere molto per avere la risposta e la certezza della data di riapertura degli impianti, è probabile che già in settimana ci siano novità.

In merito ai lavori che devono essere eseguiti per sistemare le problematiche strutturali, di cui la consigliera nella sua interrogazione ricostruisce la cronologia a partire dall’intervento finanziato dal PISU nel 2014, la Quaglia chiede all’amministrazione “per quale motivo, considerando il periodo del lockdown, escludendo il mese di marzo e magari metà aprile 2020, l’Amministrazione, non ha provveduto, con il tempo necessario e sufficiente che avrebbe avuto a disposizione, ad incaricare le ditte delle necessarie verifiche, onde poter procedere ai necessari e relativi interventi (nell’estate del 2020) che come si evince dal sopralluogo del 02/07/2019 erano interventi “urgenti di messa in sicurezza””.

Per quanto riguarda la gestione dell’impianto, anche questo oggetto dell’interrogazione di Angela Quaglia in quanto l’attuale concessione scade il 2 ottobre 2020, si va verso la proroga di quella attuale, opzione prevista dal decreto legge “rilancio” (che ha introdotto la possibilità di rivedere gli accordi di concessione o gestione compreso la proroga della durata del rapporto contrattuale per un periodo massimo di ulteriori tre anni su richiesta del concessionario); l’attuale gestore infatti ha già presentato la richiesta di proroga per la durata massima prevista dal decreto, e in settimana la giunta delibererà in merito: scontata la concessione della proroga, resta solo da capire se verrà accolta la durata di tre anni e se verrà stabilito un periodo inferiore.