Europa Verde Asti: “Stupore, sconcerto e amarezza nel sapere dell’intesa per la pista ciclabile sui binari della linea Nizza-Alba”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Federazione Dei Verdi – Europa Verde della Provincia di Asti in disaccordo con l’intesa tra i Comuni interessati e Regione per la costruzione di una pista ciclabile sui binari della ferrovia Alessandria Cavallermaggiore per la tratta Nizza Alba.


Nei giorni scorsi si è saputo dai media dell’avvenuta intesa tra i Comuni che accompagnano la ferrovia Nizza-Alba e la Regione per la realizzazione sui binari della linea di una pista ciclabile destinata a sviluppare turismo e a “valorizzare il territorio”.

La notizia suggerisce stupore, sconcerto e amarezza.

Stupore nel considerare che si tratta delle stesse amministrazioni (… talora degli stessi sindaci) che non più di tre anni fa si proposero come sostenitrici della riapertura del servizio ferroviario, sia per andare incontro alla normale utenza quotidiana (pendolari, studenti, cittadini), sia per ridurre il trasporto su gomma, sia, infine, per avviare la suggestiva esperienza dei “treni storici” a fini turistici in zona Unesco (… nel merito si realizzarono anche alcuni festosi e molto pubblicizzati viaggi inaugurali).
Stando all’informazione, quindi, si sarebbe di fronte a un cambio di indirizzo radicale e incomprensibile, tanto più che le motivazioni addotte ( … costi per la riattivazione, in realtà precipuamente l’ intervento per la galleria tra Neive e Alba: il resto della Nizza – Neive è già di fatto operativo) risultano per nulla convincenti se si considera che i 27 milioni necessari sarebbero facilmente disponibili nel quadro del potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria – confermato dagli ultimi tre Governi – ministero delle infrastrutture – se solo si decidesse di dare garanzia anche minima all’esercizio. Per il Treno Storico, poi, gli investimenti risultano previsti dal ministero del Turismo.

Sconcerto nel prendere atto di come, dalle nostre parti, sia sempre difficile reggere e perseguire con coerenza e condivisione una proposta di difesa e valorizzazione del nostro territorio, tanto dal punto di vista sociale quanto da quello economico e turistico. Si imposta un’idea, la si fa diventare progetto, la si accompagna con convegni e tavoli tecnici che durano magari anni e poi la si abbandona per dare spazio a una nuova fantasia. Un metodo di lavoro dilazionatorio e improduttivo.
Sconcerto nel verificare per l’ennesima volta la tara della riproposizione di “reti” virtuali e il vizietto della sottoscrizione di protocolli di intesa che dimenticano puntualmente la ridondanza di iniziative e di proposte turistiche già avviate sul campo.
Sconcerto nel prendere atto che le dichiarazioni di intenti post (o in) Covid hanno lasciato e lasciano il tempo che trovano. Dell’impegno a “svoltare” culturalmente ci si dimentica in fretta. Sarebbe adesso, ora, subito il momento per pensare a un servizio di trasporto pubblico sostenibile e alternativo; le ferrovie locali “sospese” potrebbero svolgere la funzione essenziale di metropolitane leggere al servizio dei paesi e della città. Potrebbero rinascere in tal senso e senza impegni finanziari stratosferici. Immaginare invece di cancellarle per costruirci sopra un’attrazione turistica risulta scelta davvero incomprensibile.

Amarezza nell’avere ennesima, dolorosa conferma di come idee e contenuti ecologicamente interessanti e produttivi, se affidati alla superficialità e alla improvvisazione nella proposta, vengano giudicati non come opportunità capaci di fare sistema e sinergia, ma come ipotesi di lavoro antitetiche e concorrenziali, spesso legate a logiche di puro profitto ( gli esempi si sprecano: il solare e il fotovoltaico a coprire i terreni agricoli e a ferire il paesaggio, le centraline idroelettriche a introdurre rischi sui fiumi).

Per questo la Federazione provinciale dei Verdi- Europa Verde Asti, nel manifestare contrarietà al progetto annunciato, ribadisce senz’altro l’importanza delle green way ma in un contesto di mobilità sostenibile capace di recuperare e utilizzare al meglio – socialmente, culturalmente, economicamente – tutte le risorse e le opzioni possibili.

Federazione Dei Verdi – Europa Verde della Provincia di Asti
I coportavoce: Patrizia Montafia, Giuseppe Sammatrice