Asti, la protesta della minoranza compatta in Piazza San Secondo fotogallery

Oggi, nel tardo pomeriggio, ad Asti è in programma il consiglio comunale la cui convocazione ha scatenato una querelle tra maggioranza e opposizione a colpi di comunicati stampa.

La minoranza si è ritrovata in Piazza San Secondo mezz’ora prima dell’inizio per una protesta e non si collegheranno al consiglio previsto per le 19.30. Presenti a rappresentare tutti i consiglieri di minoranza, Michele Anselmo, Mauro Bosia, Massimo Cerruti, Maria Ferlisi, Mario Malandrone, Angela Quaglia e Giorgio Spata.

C’è sembrata strana questa convocazione in video conferenza anche se ci avevano detto che sarebbero state in presenza da settembre, con tutte le precauzione. La data non è stata concordata con noi ed è strano perché si parla solo di temi proposti dalla minoranza, dunque era lecito aspettarsi di essere consultati.” spiega con portavoce del gruppo in piazza Maria Ferlisi.

Osservando le regole – prosegue Ferlisi – si può continuare a vivere normalmente, come ci testimonia lo stand della Douja proprio in questa piazza, anche il consiglio provinciale si riunirà in presenza, dunque siamo qui a rivendicare il diritto di discutere le nostre pratiche in presenza, trovando spazi ad hoc, dall’università, in sala Pastrone, in piazza, come la prima volta. La nostra paura è che al Sindaco dia fastidio il normale svolgimento del consiglio in presenza visto che sta prolungando questa modalità ad oltranza.”

Ci era stato assicurato che saremmo ripartiti in presenza dopo cinque consigli comunali in cui le mozioni della minoranza non sono state discusse” così Anselmo riprendendo le parole scritte nel comunicato stampa pubblicato nella serata di ieri.

La minoranza è compatta contro questo modo di fare del sindaco, tutti sono concordi con queste iniziative.

Il sindaco ci deve spiegare quali sono le ragioni sanitarie per cui non può fare un consiglio in presenza, non c’è ragione che si continui a fare in via telematica – rincara la dose Angela Quaglia – la nostra non è pigrizia. La democrazia, quella vera, quella per cui ci si guarda in faccia, ci si scontra, ma poi si trova anche una soluzione, deve essere rispettata, non possiamo continuare ad accettare le finte discussioni della via telematica.”

Ce n’è anche per Boccia, presidente del consiglio comunale, che dovrebbe premurarsi di favorire il ritorno alla situazione ordinaria.

Gli argomenti di cui dobbiamo parlare, in particolare quella su Fondazione Asti Musei voglio discuterli personalmente per guardare in faccia le persone mentre mi dicono “va tutto bene”.” – ribadisce Angela Quaglia.

Non siamo qui per un capriccio – interviene Cerruti – ma per sbloccare una situazione in cui pare evidente che il sindaco se ne stia approfittando per zittire la minoranza, qui riunita compatta. Noi siamo qui pronti ad entrare in quella sala ma non possiamo, così come non lo possono fare i cittadini. Il sindaco ci ha preso gusto, il consiglio di questa sera è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Era un consiglio con arretrati su temi non affrontati da tempo, non per nostra volontà. Noi vorremmo essere in consiglio a collaborare ma questa amministrazione sta usando la pandemia come paravento e ci stanno tappando la bocca.”

Quasi tutte le grandi città italiane hanno trovato posti dove fare, da luglio, consigli comunali in presenza – sottolinea Malandrone che ha fatto una ricerca in merito. – L’assenza dei cittadini nelle commissioni è già di per sé una violazione dei diritti per una partecipazione democratica. Non avendo la possibilità di affrontare nei consigli comunali i temi che ci stanno a cuore, lo abbiamo dovuto fare attraverso i giornali perché siamo stati costretti. Io non ho mai visto un consiglio che aveva come ordine del giorno tutte interpellanze e mozioni della minoranza, va da sé che avrebbero dovuto consultarci per la convocazione.”

Mauro Bosia sofferma l’attenzione sulla vaghezza delle risposte alle interpellanze scritte avute in questi mesi, ma dando merito al fatto che questa presa di posizione della minoranza è riuscita finalmente a dare una scossa ai consiglieri di maggioranza, visti i loro interventi.

La democrazia sta vacillando in questa città – dicono all’unisono – ma vorremmo capire che ruolo abbiamo in questa città perché non veniamo presi in considerazione dal Sindaco che deve rendersi conto che sta un po’ esagerando.