Apre la Douja 2020: “Una edizione particolare per progettare il futuro”

Più informazioni su

Si accendono i riflettori sull’edizione 2020 della Douja d’Or, che si è aperta ufficialmente oggi pomeriggio al Teatro Alfieri di Asti.

“Una inaugurazione particolare a causa del Covid che ci ha costretto a limitare molto le presenze – ha affermato Renato Erminio Goria, presidente della Camera di Commercio – questa sera stiamo inaugurando la prima manifestazione enologica nazionale post Covid. Sono stati momenti difficili per i nostri prodotti e il nostro territorio, ma ripartiamo ancora più determinati. Il vino, il nostro vino deve fare sempre più da volano al nostro territorio. Il vino ci racconta chi siamo: nel nostro concorso vogliamo portare avanti questo connubio, legando la tradizione a una grande spinta propulsiva verso il futuro”.

“Abbiamo voluto fortemente questo evento, anche in pieno lockdown e l’abbiamo voluto per dimostrare che il Piemonte è forte e vuole ripartire – questo l’intervento di Fabio Carosso vicepresidente della Regione Piemonte – sono convinto che questa Douja itinerante e un po’ nuova possa essere in format valido per il futuro”.

“Grazie a tutte le Istituzioni che hanno collaborato per questa Douja – così Paolo Lanfranco, presidente della Provincia di Asti – grazie anche per aver allargato la Douja a tutto il territorio”.

“È un settembre diverso, ed è diversa questa Douja, che avrà la responsabilità di tenere alto il nome del Settembre Astigiano – ha dichiarato Maurizio Rasero, sindaco di Asti – sarà una Douja che ci darà delle esperienze positive dei ritorni che potremo usare nelle prossime edizioni”.

“Il mondo del vino non si è  mai fermato – ha detto Matteo Aschieri, presidente di Piemonte Land of Perfection – e questa è una grande occasione per ripartire”.

“Le aspettative sono alte – è intervenuto Mario Sacco, Presidente della Fondazione Musei – e la cultura non è ultima in questo quadro. Crediamo che cultura e turismo siano le chiavi per promuovere insieme il nostro territorio”.

“Organizzare la Douja non è stato semplice – così Gianpaolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte – ma si lavora assieme i risultati arrivano. Grazie al marketing territoriale, ci sono tutte le potenzialità per far crescere questo territorio straordinario”.

A seguire si è tenuto il talk “Concorso enologico Douja d’Or: verso il futuro”: alla tavola rotonda hanno partecipato Luciano Ferraro del Corriere della Sera, Alessandro Torcoli  direttore della Civiltà del Bere, Alessandra Piubello, curatrice della guida Luigi Veronelli e Leila Salimbeni, giornalista di Spirito di Vino. A moderare Cesara Buonamici, già vice direttrice del TG5.

Stasera grande conclusione della giornata inaugurale della Douja con la presenza del noto chef Alessandro Borghese al ristorante “Alessandro Borghese – il lusso della semplicità” alla Casa dell’Asti di Palazzo Gastaldi che rimarrà aperto tutti i venerdì e i sabato.

Più informazioni su