Anteprima di Passepartout in attesa del festival, con tre incontri già sold out

“1920-2020: PROIBITO” è il titolo della diciassettesima edizione del festival Passepartout, che si svolgerà ad Asti da sabato 3 a domenica 11 ottobre, organizzato dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti con l’appoggio della Città di Asti e della Regione Piemonte, e con la direzione scientifica di Alberto Sinigaglia.

Protagonisti la già presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia, l’economista Carlo Cottarelli, il sindacalista Sergio Cofferati, il sociologo Ilvo Diamanti, l’ambasciatore Giampaolo Scarante, gli storici Eugenia Tognotti, Ernesto Galli della Loggia, Giordano Bruno Guerri, Angelo D’Orsi e Carlo Greppi, l’industriale Agostino Re Rebaudengo, l’artista Ugo Nespolo, lo scrittore e generale dei Carabinieri Roberto Riccardi, lo psichiatra Pier Maria Furlan, i critici letterari Renato Barilli e Paolo Bertinetti, il criminologo Claudio Loiodice, i filosofi Franca D’Agostini e Fabio Merlini, i giornalisti Bice Biagi, Gad Lerner, Dania Mondini, Marta Ottaviani e Guido Tiberga, i registi Enrico Vanzina e Loris Mazzetti.

Tutti gli incontri si terranno presso il Palco 19 (via Ospedale 19, a pochi passi dalla centralissima Piazza Alfieri). Introdurrà gli incontri Roberta Bellesini Faletti, presidente della Biblioteca Astense. Tutti gli appuntamenti saranno trasmessi in streaming sulla pagina Facebook di Passepartout e in seguito saranno disponibili anche sul canale YouTube del festival.

In conformità alle attuali disposizioni sanitarie, i posti disponibili sono limitati: per partecipare agli incontri (e all’anteprima allo Spazio Kor) è richiesta la prenotazione via mail a prenotazioni@passepartoutfestival.it indicando numeri di posti richiesti (massimo 4 per evento), nomi, cognomi, numero di telefono dei partecipanti e per quali incontri si intende prenotare. I possessori di Tessera Gold e Tessera Plus della Biblioteca Astense in alternativa potranno prenotare presentandosi alla amministrazione della biblioteca dal martedì al sabato dalle 9 alle 13. Non vengono accettate prenotazioni telefoniche.
Sarà consentito prenotare via mail entro e non oltre mercoledì 30 settembre. Dopo questa data per gli incontri per i quali c’è ancora disponibilità sarà consentito l’ingresso libero fino a esaurimento posti. La sala sarà aperta un’ora prima l’inizio di ogni incontro in modo da facilitare l’ingresso contingentato del pubblico. Si ricorda l’obbligo di mascherina e si i consiglia di presentarsi per tempo agli eventi, in quanto i posti non occupati entro 10 minuti dall’inizio verranno liberati.
Gli incontri con Gad Lerner, Marta Cartabia e Carlo Cottarelli sono già esauriti in prenotazione.

Passepartout mette a confronto l’anno in corso con un anno della storia per capire il presente e intuire il futuro, affidandosi ai maggiori storici, giornalisti, economisti e scrittori. In questa edizione viene preso in esame un decennio impresso nell’immaginario collettivo: gli Anni Venti, gli “anni ruggenti” del proibizionismo, del divismo, delle grandi illusioni dopo la Grande Guerra, naufragate con l’epidemia della Spagnola e il grande male delle dittature. Dal proibizionismo americano arriveremo a oggi, alla proibizione delle droghe, piaga sociale, ma anche al Coronavirus che ci ha proibito di uscire di casa e ancora ci proibisce abbracci e strette di mano. Dal crollo di Wall Street arriveremo alla crisi economica attuale; dalla prima occupazione delle fabbriche alla crisi del sindacato e al suo futuro; dalla rivoluzione laica e filo occidentale della Turchia di Atatürk alle mire di Erdogan. Affronteremo D’Annunzio all’impresa di Fiume, l’irrompere della psicoanalisi nell’arte e nella letteratura, e gli sviluppi dell’ecologia nei suoi aspetti ambientali ed economici.
Novità di Passepartout, la sezione dedicata ai protagonisti: da Corto Maltese, che nelle sue avventure incontra i più significativi personaggi del decennio, a Rodolfo Valentino, da D’Annunzio a Ezra Pound, da Gertrud Stein a Gramsci, fino a Modigliani, al centro di inquietanti episodi, sia in vita che dopo.

Un’importante anteprima del festival si terrà mercoledì 30 settembre e giovedì 1 ottobre alle 21 allo Spazio Kor di Piazza San Giuseppe con “Giovanna – Una vita della figlia di Amedeo Modigliani e Jeanne Hébuterne”, spettacolo in prima nazionale della regista e drammaturga parigina Claire-Sophie Beau con protagonista Valeria Dafarra, produzione Les Autres et Cie. Spiega la regista: “Ho scritto Giovanna dopo aver visitato la mostra «Modigliani a Genova», nell’estate 2017. Un commento sul ritratto di sua madre, Jeanne Hébuterne, accennava il suo nome. Ho avuto uno shock: chi era Giovanna? Come vivere con un’eredità così grande quando non si sono conosciuti i genitori? Ho avuto voglia di esplorare la complessità del personaggio. Orfana, di origine ebrea, con alle spalle la seconda guerra mondiale in Italia, erede dell’opera del padre. La pièce mette in scena la giovane donna a Livorno e a Parigi nel 1953 e ci svela il suo mondo interiore tra le risate e le lacrime”.

Il festival si aprirà sabato 3 ottobre alle 18 con un intervento del noto giornalista e conduttore televisivo Gad Lerner dal titolo “La Brutta Époque”, seguito alle 21 dall’incontro “Modigliani e i crimini dell’arte” con il pittore Ugo Nespolo, la giornalista Dania Mondini e il criminologo Claudio Loiodice, questi ultimi autori del libro “L’ affare Modigliani. Trame, crimini, misteri all’ombra del pittore italiano più amato e pagato di sempre” (Chiarelettere editore).
Domenica 4 ottobre alle 11 i giornalisti Bice Biagi e Loris Mazzetti affronteranno il tema “Enzo Biagi: indagini sul Novecento”, mentre alle 18 Enrico Vanzina, regista e produttore cinematografico, parlerà di “Rodolfo Valentino: la nascita del divismo”. Alle 21 la filosofa Franca D’Agostini terrà l’incontro “Un secolo di fake news”.
Lunedì 5 ottobre alle 18 Paolo Bertinetti, professore di Letteratura inglese, terrà l’incontro “Ezra Pound: l’innocente”, e alle 21 la giornalista Marta Ottaviani e il diplomatico Giampaolo Scarante affronteranno la tematica “La Turchia da Ataturk a Erdogan”.

Martedì 6 ottobre alle 18 lo storico e saggista Giordano Bruno Guerri parlerà di “D’Annunzio: rivoluzione culturale a Fiume”.
Alle 21 Marta Cartabia, già presidente della Corte Costituzionale, prima donna nella storia della Repubblica a ricoprire questa carica, parlerà di “Cent’anni di giustizia costituzionale”.
Mercoledì 7 ottobre alle 18 lo storico Angelo D’Orsi affronterà il tema “Gramsci: l’eterno ritorno”, mentre alle 21 da Eugenia Tognotti, Professore di Storia delle Medicine, sarà protagonista in collegamento da Cagliari dell’incontro “Dalla Spagnola al Covid: la grande lezione”. A moderare l’incontro il giornalista Beppe Rovera.
Giovedì 8 ottobre alle 18 è in programma un intervento del sociologo e saggista Ilvo Diamanti dal titolo “Un popolo alla ricerca del Capo”, mentre alle 21 l’economista ed editorialista de La Stampa Carlo Cottarelli sarà protagonista dell’incontro “Proibito raccontare bufale”.
Venerdì 9 ottobre alle 18 il critico letterario Renato Barilli con “Gertrude Stein: l’irripetibile” ci porterà nel mondo della grande poetessa e scrittrice americana; alle 21 Agostino Re Rebaudengo, presidente di Asja Ambiente Italia, azienda che dal 1995 produce energia pulita da fonti rinnovabili, affronterà il tema “Proibito inquinare”.

Sabato 10 ottobre alle 11 il giornalista Guido Tiberga e lo scrittore Carlo Greppi ci mostreranno “Il Novecento secondo Corto Maltese”, alle 18 il filosofo ed epistemologo Fabio Merlini parlerà di “Innovazione: sedotti e ingannati”, mentre alle 21 lo psicologo Pier Maria Furlan ci porterà ne “L’atelier di Freud”.
Domenica 11 ottobre giornata conclusiva: alle 11 Roberto Riccardi, Generale di brigata dell’Arma, attualmente alla direzione del Comando carabinieri per la tutela del patrimonio culturale italiano, affronterà il tema “L’arte di salvare l’arte”.
Alle 18 il sindacalista e politico Sergio Cofferati terrà l’incontro “Che fine ha fatto il sindacato”; alle 21 chiusura con lo storico ed editorialista del Corriere della Sera Ernesto Galli della Loggia e “1920-2020: il tempo delle fini”.

“Fu subito Proibito il titolo di Passepartout 2020 – spiega il direttore scientifico Alberto Sinigaglia – e senza saperlo, nell’autunno 2019, ragionando sul tema con gli amici del comitato scientifico, facevamo una profezia e avevamo in mano il titolo di più viva attualità mai toccato a un festival culturale. Quando in ottobre andrà in scena, avremo ancora qualche traccia delle proibizioni che per mesi hanno colpito gli abitanti della Terra per il Coronavirus, e noi tra i primi e più degli altri. Se all’inizio del progetto la nuova ondata di febbre spagnola nel 1920 poteva essere dettaglio da non trascurare, ora s’impone come il paragone che il Covid 19 ha richiamato più spesso e sul quale, cessato il chiacchiericcio dell’emergenza, potremo ragionare con lucidità. Certo, raffrontando l’oggi e gli Anni Venti, partiremo dai gangster in camicia bianca del proibizionismo americano e dalle libertà proibite in Europa dai gangster in camicia nera del fascismo e del nazismo. Poi sfilerà una galleria di fatti e di protagonisti che, com’è tradizione di Passepartout, ci aiuteranno a ripassare la nostra storia, ad approfondire, a ragionare, a capire quanti passi avanti abbiano fatto i terrestri. E quanti indietro”.

Maggiori dettagli su www.passepartoutfestival.it
www.facebook.com/PassepartoutFestival – www.instagram.com/passepartout_festival

Passepartout si avvale del sostegno di: Città di Asti, Regione Piemonte, Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Fondazione CRT e Reale Mutua Assicurazioni, con il supporto di Bosca Spumanti, Piemonte Energy, ASP e Reale Mutua.