Ad Asti la Douja della Barbera piace

Nel fine settimana una tavola rotonda con Helmut Köcher, Presidente del Merano Wine Festival, per parlare di futuro. Bene anche Golosaria, con un pubblico selezionato e attento

Creare un asse tra Douja d’Or, la prima manifestazione legata al vino organizzata in presenza dopo il lockdown, e il Merano Wine Festival, una delle più importanti vetrine europee sulle eccellenze del wine e food.

Si è discusso di questo alla tavola rotonda organizzata dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato assieme a Helmut Köcher, presidente e fondatore del Merano Wine Festival: confrontare due modelli di eventi legati al vino, nel segno di nuove ipotesi e nuove strategie di interazione. «L’evento di Merano, che il prossimo anno festeggerà la trentesima edizione, è un esempio di come il vino e la qualità generino un indotto importante sui territori» ha dichiarato Köcher. Con alcuni numeri, il Merano Wine Festival registra oggi oltre 12 mila visitatori e un introito di circa 10 milioni di euro, con un conseguente incremento di turismo esteso in tutto l’anno. Un modello positivo che il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, già protagonista agli eventi del Merano Wine Festival, ha voluto discutere assieme alle istituzioni locali e regionali.

Intanto, nel segno della volontà di ripartire, proseguono gli eventi in presenza. Alla Douja del Monferrato di Palazzo Alfieri, dove il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato mette a disposizione di consumatori e appassionati una scelta di duecento etichette, i numeri descrivono una tendenza positiva. Servite, nell’ultimo fine settimana, circa 500 degustazioni, che assieme a quelle delle scorso week-end portano a un migliaio i bicchieri complessivi. L’allestimento del cortile interno del palazzo, nel rispetto di tutte le misure di sicurezza e distanziamento, prevede un percorso attraverso isole di degustazione che consente ai visitatori di apprezzare le denominazioni in esposizione. Un appuntamento che proseguirà per tutta la durata della Douja d’Or, fino a domenica 4 ottobre.

Consorzio presente anche a Golosaria tra i Castelli del Monferrato, manifestazione gastronomica ideata dal giornalista Paolo Massobrio e recuperata nelle giornate di sabato 19 e domenica 20 settembre in seguito al rinvio della scorsa primavera, dove hanno avuto centralità le degustazioni sugli autoctoni del Monferrato, sui bianchi e naturalmente sulla Barbera d’Asti.

Tra i prossimi appuntamenti quello di venerdì 25 settembre 2020 alle 17,00 nell’Aula Magna dell’Università di Asti, per un convegno sulla caratterizzazione enologica dei vini prodotti nei territori della Barbera d’Asti Docg. Un progetto che ha impegnato il Consorzio in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino e mirato a caratterizzare i vini prodotti in base a peculiarità enologiche riconducibili a zone specifiche all’interno della denominazione Barbera d’Asti. Interverranno Mario Sacco (Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Asti) Filippo Mobrici (Presidente Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato) e Vincenzo Gerbi (Ordinario di Enologia, Università di Torino).

Ad Asti la Douja della Barbera piace