Scuola, definite le procedure in caso di alunni con sintomi da Covid-19 in classe: le linee guida dell’ISS

Sono state finalmente pubblicate le “Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia” definite dal Ministero dell’Istruzione insieme all’Istituto Superiore di Sanità, al Ministero della Salute, all’INAIL, alla Fondazione Bruno Kessler, alla Regione Veneto e alla Regione Emilia-Romagna.

“Il documento, che costituisce un supporto operativo chiaro per le scuole e le famiglie, è un tassello importante e rappresenta l’inizio di una sempre più stretta collaborazione tra Scuola e Sanità, con il supporto di tutte le Istituzioni coinvolte, fondamentale per la ripresa delle attività in presenza.” si legge nella nota di accompagnamento del Miur.

Tra le varie indicazioni, ecco come sarà gestito il caso in cui un alunno presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile con COVID-19, in ambito scolastico.

–  L’operatore scolastico che viene a conoscenza di un alunno sintomatico deve avvisare il referente scolastico per COVID-19.
– Il referente scolastico per COVID-19 o altro componente del personale scolastico deve telefonare immediatamente ai genitori/tutore legale.
– Ospitare l’alunno in una stanza dedicata o in un’area di isolamento.
– Procedere all’eventuale rilevazione della temperatura corporea, da parte del personale scolastico individuato, mediante l’uso di termometri che non prevedono il contatto.
– Il minore non deve essere lasciato da solo ma in compagnia di un adulto che preferibilmente non deve presentare fattori di rischio per una forma severa di COVID-19 come, ad esempio, malattie croniche preesistenti e che
dovrà mantenere, ove possibile, il distanziamento fisico di almeno un metro e la mascherina
chirurgica fino a quando l’alunno non sarà affidato a un genitore/tutore legale.
– Far indossare una mascherina chirurgica all’alunno se ha un’età superiore ai 6 anni e se la
tollera.
– Dovrà essere dotato di mascherina chirurgica chiunque entri in contatto con il caso sospetto, compresi i genitori o i tutori legali che si recano in Istituto per condurlo presso la propria
abitazione.
– Fare rispettare, in assenza di mascherina, l’etichetta respiratoria (tossire e starnutire direttamente su di un fazzoletto di carta o nella piega del gomito). Questi fazzoletti dovranno essere riposti dallo stesso alunno, se possibile, ponendoli dentro un sacchetto chiuso.
– Pulire e disinfettare le superfici della stanza o area di isolamento dopo che l’alunno sintomatico è tornato a casa.
– I genitori devono contattare il pediatra o medico di base per la valutazione clinica (triage telefonico) del caso.
– Il pediatra o medico di base, in caso di sospetto COVID-19, richiede tempestivamente il test diagnostico e lo comunica al Dipartimento di prevenzione.
– Il Dipartimento di prevenzione provvede all’esecuzione del test diagnostico.
– Il Dipartimento di prevenzione si attiva per l’approfondimento dell’indagine epidemiologica e le
procedure conseguenti.
– Se il test è positivo, si notifica il caso e si avvia la ricerca dei contatti e le azioni di sanificazione
straordinaria della struttura scolastica nella sua parte interessata. Per il rientro in comunità bisognerà attendere la guarigione clinica (cioè la totale assenza di sintomi). La conferma di avvenuta guarigione prevede l’effettuazione di due tamponi a distanza di 24 ore l’uno dall’altro. Se entrambi i tamponi risulteranno negativi la persona potrà definirsi guarita, altrimenti proseguirà l’isolamento. Il referente scolastico COVID-19 deve fornire al Dipartimento di prevenzione l’elenco dei compagni di classe.

Per consultare l’intero documento clicca qui -> Rapporto ISS COVID 58_Scuole_21_8_2020