Lettere al direttore

“Parchi ad Asti, a distanza di un anno, che fine ha fatto la promessa di rivederne il regolamento?”

Riceviamo e pubblichiamo


Si dice che nei primi 100 giorni, una giunta ha già scritto il suo futuro. E in un anno?
Un anno fa fui felice di vedere la disponibilità della Giunta, dopo un caso spiacevole di applicazione troppo ferrea di una norma (il regolamento di Polizia Urbana) rivolta a dei bambini che andavano in bici, di rivedere il Regolamento dei parchi pubblici a settembre.
Un anno è passato, si è discusso di mobilità sostenibile, ma i parchi continuano ad avere le stesse regole, che ovviamente nella prassi poi magari non vengono rispettate però di fare un lavoro per renderli (veramente) più fruibili ai bimbi, oppure ai cittadini non si è visto molto.

Potrei sbagliarmi, ma come sempre assistiamo ad annunci e poi nella pratica tutto rimane uguale.
Lo dicevamo già un anno fa, ci si affida al buon senso, ma occorrerebbe normare in modo più chiaro cosa si può o non si può fare in un determinato parco.
Se l’emergenza Covid, e il post Covid hanno aperto ad attività outdoor, se nei fatti i parchi sono fruiti dai cittadini, il regolamento rimane lo stesso, sintomo di una mancanza di progettualità e di un’atmosfera stantia.
Ricordiamo che Asti aderì alla rete internazionale “La città dei bambini”, che ha tra gli scopi il diritto al gioco e la fruibilità degli spazi per i bambini.
Ci auguriamo che il settembre in cui discuterne sia questo e non quello del 2021, visto che il settembre 2019 pare essere passato in modo infruttuoso.

Mario Malandrone
Ambiente ASTI

Di seguito l’interpellanza —->>>> parchiadistanzadiunanno