Nuovo invio di migranti nell’Astigiano, Cirio contro gli imminenti arrivi a Castello d’Annone video

Il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, con gli Assessori alla Sicurezza Fabrizio Ricca e alla Protezione civile Marco Gabusi, è a Castello di Annone per un sopralluogo al Centro di Accoglienza Profughi. Il sopralluogo si è reso necessario “alla luce della notizia di un nuovo invio di migranti in Piemonte da parte del Governo” fanno sapere dalla Regione con un comunicato diramato alle 11.45 per annunciare la visita.

Ad incontrare il Presidente per fare il punto della situazione, il Prefetto Alfonso Terribile, il Questore Sebastiano Salvo, Maurizio Hoffmann in rappresentanza del Comando Provinciale dei Carabinieri, e il Sindaco del paese, Silvia Ferraris: nella notte è previsto un nuovo arrivo di 76 tunisini, tra cui donne e bambini, dalla Calabria. I 76 sono stati quasi tutti sottoposti a tampone, con esito negativo.

“Faremo un’azione istituzionale forte contro questo nuovo arrivo” – commenta Cirio, nettamente arrabbiato per questa decisione del Governo. Il presidente della regione, proprio poche settimane fa aveva chiesto di non inviare più migranti nella nostra regione per non vanificare gli sforzi per arginare la situazione dettata dall’emergenza coronavirus, cui era seguita la rassicurazione della ministra Lamorgese. A peggiorare la situazione, il fatto che il Governatore del Piemonte abbia saputo dell’arrivo dall’Ansa e non da comunicazione ufficiale del Governo.

L’arrivo nel centro di accoglienza di Castello d’Annone segue quello di una cinquantina di persone giunte nello scorso mese di luglio, che ora sono state smistate in altri Cas del Piemonte. Queste 76 persone resteranno nel centro astigiano fino al termine della quarantena per poi essere a loro volta attribuite ad altri Cas piemontesi.

Oltre alla rabbia per le modalità con cui i vertici regionali sono a venuti a conoscenza del nuovo arrivo e per il mancato rispetto di quanto promesso dalla Ministra Lamorgese, c’è anche la preoccupazione, condivisa sia dal Prefetto che dalle forze dell’ordine e dall’amministrazione comunale di Castello d’Annone, per il fatto che le persone che arriveranno nell’Astigiano siano tunisini, un’etnia che ha già dimostrato in diverse occasioni di non rispettare la quarantena, con diversi tentativi di fuga sul territorio italiano. Per questo motivo è stato richiesto un intervento di supporto alle forze dell’ordine locali per garantire un presidio costante h24.

Ecco le dichiarazioni di Cirio sulla situazione:

cirio castello d'annone

L’Assessore regionale alla Sicurezza e all’Immigrazione, Fabrizio Ricca, sottolinea che il Governo, che aveva dato la sua parola sul fermare gli arrivi di immigrati sbarcati in Sicilia, ha tradito quanto promesso: questa sera invierà 76 immigrati in Piemonte. L’idea originaria del Ministero dell’Interno era di mandarne 300 e solo l’opposizione della Regione e la mediazione della Prefettura di Torino hanno impedito che questo proposito si concretizzasse. La Regione, però, non può rimanere in silenzio e accettare supinamente questa mancanza di rispetto. L’Assessore aggiunge che se il ministro Lamorgese è veramente una donna dello Stato, così come l’abbiamo conosciuta alla guida della prefettura di Milano, mantenga la parola data e si riprenda gli immigrati, destinandoli ad altre regioni che si sono dimostrate politicamente desiderose di accogliere. Il Piemonte ha già pagato duramente l’emergenza sanitaria di questo inverno e non vuole pagare sulla sua pelle la politica scellerata dei “porti aperti” voluta dal Governo Conte. Nel pomeriggio l’Assessore alla Sicurezza e all’Immigrazione parteciperà al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.

L’Assessore alla Protezione Civile, Marco Gabusi, aggiunge che è impensabile che siano solo il Piemonte, la Provincia di Asti e la piccola comunità di Castello d’Annone (che ha meno di 2000 abitanti) a farsi carico di tutta l’accoglienza migranti del Nord ovest di Italia.