Lettere al direttore

Mario Malandrone: “Cirio e la sua uscita fuori porta elettorale”

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Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Mario Malandrone.


E’ arrivato come a una festa di paese, col vestito buono, pronto a fare le sue dichiarazioni, accompagnato dai suoi scudieri Assessori Leghisti del territorio. Tralasciamo il carico di competenze di tutta la truppa Regionale in tema di immigrazione, ma in fondo non son le competenze quelle che devono esibire. Quelle le potrebbero esibire su trasporti, su rilancio della Regione, potevano esibirle durante l’emergenza Covid dimostrandosi virtuosi.
E poi le competenze si dovrebbero esibire nel fare e migliorare la Regione, ma su questo il gioco elettorale durerà fino ai conti finali con la realtà e su ciò che si è fatto. Pure la gestione dell’immigrazione non si fa a slogan.

L’occasione è ghiotta, da un po’ non si gioca sulle spalle di gente che arriva da un viaggio di immigrazione. Non popolare il tema di chi spiega le problematiche migratorie, occasione ghiotta per fare polemica con il Ministro e i 76 migranti non possono certo argomentare.
Un po’ di foto, la stampa, associazioni tra covid e arrivi di migranti. Non importa se l’intera comunità scientifica punta il dito su assembramenti e arrivi da paesi a rischio via terra o in aeroporto. Il gioco è altro: tutto ciò che dichiarato creerà dibattito, consenso, alzerà le percentuali.

E così con aeroporti italiani che testano passeggeri in arrivo da giorni, lo stesso giorno della visita si iniziano finalmente in Piemonte a Caselle e sono le Prefetture a bloccare discoteche, lui è impegnato altrove: dopo Settimo, Castello di Annone è la seconda occasione per giocare coi compagni di caccia all’elettore: Carosso, Gabusi.
Nessun tipo di conoscenza su come funziona il sistema dell’accoglienza, sul lavoro fatto nel centro (che in questi anni ha funzionato bene), solo dichiarazioni a Slogan, poi postate ovviamente e prontamente sul sito della Regione. Informazioni scientifiche dubbie, c’è la caccia all’untore, ma i 76 che arrivano sono negativi. Ops è andata male? No, si può comunque comunicare, molti abboccheranno.

Nonostante la smentita clamorosa da parte dell’ordine dei medici, sulla relazione tra migranti dei centri e Covid, Cirio racconta la sua verità. Sanitaria? Epidemiologica? Degna di chi ha in carico l’unità di crisi? No. E’ solo propaganda elettorale, a gratis sulle spalle di altri che arriveranno a tarda notte. Cirio è già via, ha lanciato insieme ai suoi la polemica, a pochi passi dalla città che il sindaco Rasero e l’assessore Cotto chiamano della “tolleranza”, ma che ora è solo “silente” nelle sue Istituzioni.

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