Asti, un platano in vaso in viale Rosselli, esempio di forte senso civico degli abitanti fotogallery

Gli abitanti della zona hanno ripristinato l'albero caduto dopo gli eventi atmosferici di inizio mese

Una manifestazione dall’alto valore simbolico è stata organizzata questa mattina, lunedì 10 agosto, di fronte all’Hotel Lis, in viale Rosselli, per dare vita nuova al vuoto lasciato dal platano sradicato dal temporale di sabato 1 agosto. Un’iniziativa nata dalla volontà popolare, dai residenti nel condominio Giardini in viale alla Vittoria 60, che proprio si affaccia là dove il grande platano non c’è più. Hanno acquistato un nuovo platano che hanno fatto piantumare stamattina e che cureranno loro stessi, come grande esempio di senso civico e di responsabilità verso la cosa comune.

L’iniziativa è diventata un piccolo evento, dopo che i cittadini hanno coinvolto la Federazione provinciale dei Verdi – Europa Verde di Asti, con un momento in cui è stato fatto il punto di quello che vuole essere questo evento e tutto il movimento legato alla tutela del verde.

“Quello di oggi rappresenta un piccolo importante esempio di senso di responsabilità da parte dei cittadini, vorremmo che questo gesto aiutasse a sensibilizzare l’Amministrazione Comunale a fare di più verso il verde cittadino – spiega Giuseppe Sammatrice, portavoce di Europa Verde. – Siamo contenti che sia un’iniziativa partita dagli abitanti e ci abbiano coinvolto, speriamo che adesso l’Amministrazione comunale possa farsi carico del ripristino anche degli altri platani che sono stati tagliati.” 

Piantumazione Platano via Rosselli ad Asti

Questo del platano di viale Rosselli è un episodio che dimostra come gli effetti atmosferici legati alla situazione generale siano sempre più gravi – gli fa eco Gianfranco Miroglio – Siamo nelle condizioni, e lo siamo ancora di più adesso per via del CoVid-19, in cui non si dovrebbe più sacrificare neanche un metro quadrato di aree verdi, sia in città sia fuori, ovunque. Il verde è da difendere con i denti.” Miroglio porta anche l’attenzione su altre situazioni critiche che ci sono in città: “Ad Asti ci sono esempi spettacolari in negativo, come le aiuole con prati di plastica, come nella rotatoria davanti alla scuola Baracca, [all’inizio di viale alla Vittoria, ndr], o quella al fondo di corso Torino. L’erba in plastica, oltre ai suoi effetti ambientali, davanti ad una scuola che insegnamento dà? Sono situazioni che potrebbero trasformarsi in occasioni anche educative. Il nostro obiettivo è andare a braccetto con gli abitanti e riportare l’attenzione su temi importanti, vogliamo essere propositivi, non polemici. E quella di oggi rappresenta una controtendenza molto importante.”

L’occasione, che ha visto coinvolti anche “Zero rifiuti Asti più verde” e il Comitato contro la pista di motocross di Castagnole Monferrato, ha rappresentato l’opportunità di ampliare il discorso verso altre tematiche su cui il dibattito è aperto. A partire dal nuovo centro commerciale che potrebbe sorgere in Corso Casale.

“Vorremmo salvaguardare quello spazio di 45 mila mq di suolo vergine lottando contro il nuovo centro commerciale. – ci spiega Sammatrice – L’area secondo noi dovrebbe essere dedicata ad orti a cm zero. Una o più aziende potrebbero avviare produzione biologica con vendita diretta ai consumatori.”

Riguardo la pista di motocross, il presidente del comitato contro la sua realizzazione Claudio Valle, presente ad Asti questa mattina, sottolinea il forte legame tra l’iniziativa di oggi e quella che portano avanti, per tutelare i boschi, come quelli di Castagnole. “Arpa e Asl hanno dato parere negativo sull’impatto che avrebbe la pista, che potrebbe portare gravi danni alla salute agli abitanti dell’area. Confidiamo che i Sindaci, come responsabili della tutela dei propri cittadini, tengano conto di questo per le valutazioni nell’ambito della Conferenza dei Servizi, che venga presa coscienza.”

“Basta distruzioni senza seguito, la risorsa per il futuro della vita sono gli alberi e gli interventi di ogni tipo, così come le produzioni industriali, devono essere giustificati dalle strette necessità” – è quanto dichiara Ketty Increta, anche lei rappresentante dei Verdi, che si batte contro le grandi opere fini a se stesse che hanno deturpato il territorio.

E mentre si rifletteva sull’ambiente, il vaso è stato inserito nell’aiuola vuota, come primo passo verso la crescita di una nuova vita dove è stata stroncata quella precedente dalla furia del vento e della pioggia. Un simbolo di rinascita grazie all’impegno degli abitanti del quartiere, che se ne prenderanno cura per ritornare ad ammirare dalla finestra la bellezza dell’alto platano.



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