Lettere al direttore

Asti, continua la querelle sul ripopolamento di pernici rosse e starne da parte dei cacciatori

Liberacaccia, Arcicaccia e ATC1 e ATC2 rispondono a Europa Verde Asti dopo il loro intervento in seguito alla notizia del ripopolamento ad Asti di pernici rosse e starne.

Di seguito il comunicato stampa di Liberacaccia, Arcicaccia e ATC1 e ATC2:

Pur desiderando evitare le contrapposizioni di tipo tradizionale tra chi è favorevole e chi contrario alla caccia, cogliamo l’occasione per puntualizzare in merito ad alcune affermazioni non veritiere apparse in quell’occasione. 
Riguardo alle risorse, precisiamo che il progetto di ripopolamento di starne e pernici rosse è frutto di un lavoro scientifico, sviluppato da Tecnici Faunistici e totalmente pagato dagli ATC con le quote associative dei cacciatori. Non, quindi, dai “contribuenti”.
Gli obiettivi del progetto, al quale hanno aderito anche le associazioni ambientaliste presenti nel Comitato di Gestione di ATC1 Nord Tanaro e ATC2 Sud Tanaro, consistono nel ripristinare una popolazione di starne e pernici rosse, in misura tale da poter effettuare prelievi venatori controllati, svolgendo una attività venatoria delle più nobili e impegnative.
Chi è contro la caccia ovviamente può non condividere questa modalità di prelievo, ma questo non deve impedire il reciproco rispetto democratico su posizioni diverse.
Come noto, esiste una legge nazionale che riconosce il ruolo e la valenza ambientale della caccia. Inoltre, in sede di Comitato di Gestione ATC, è normale dialogare e approfondire ogni questione anche in collaborazione con le associazioni ambientaliste che già ne fanno parte. Si tratta, precisiamo, delle associazioni più rappresentative del territorio per numero di iscritti.
Siamo convinti e consapevoli che opinioni diverse non devono impedire il raggiungimento di un obiettivo in ogni caso comune: quello della salvaguardia dell’equilibrio ambientale in tutte le sue sfaccettature.
Invitiamo, pertanto, i rappresentanti di Europa Verde astigiani ad approfondire gli aspetti normativi relativi alla caccia sul territorio italiano e piemontese. Rimaniamo inoltre a disposizione per un incontro con il fine di stabilire un dialogo in modo democratico e costruttivo per entrambe le parti.”