Al negozio NaturaSì di Asti inizia il viaggio tra i presìdi slow food con il pomodoro fiaschetto di Torre Guaceto

Sabato 8 agosto nel negozio Naturasì di piazza Porta Torino 14 in Asti inizia il viaggio tra i presìdi slow food a coltivazione biologica frutto della collaborazione Slowfood-Naturasì.

Il primo presidio che sarà possibile conoscere è quello del pomodoro fiaschetto di Torre Guaceto che è compreso tra il comune di Carovigno e Brindisi. Ci troviamo all’interno di una riserva naturale con un ente gestore che comprende, oltre ai due comuni, il WWF che fin dal suo nascere si è preoccupato di vitalizzare l’agricoltura tradizionale tra cui il recupero proprio dell’ecotipo locale del pomodoro fiaschetto.

Questo pomodorino, dolce, succoso, serbevole, fa parte della storia gastronomica di queste terre: era la base per la passata che tutte le famiglie, anche quelle urbane, si producevano per l’inverno. Non era pensabile utilizzare un altro tipo di pomodoro, magari più famoso, come il San Marzano: nel Brindisino il sugo rosso della pasta è quello che deriva dalla passata di fiaschetto. Eppure, nonostante questo radicamento, il pomodorino rischiava di sparire: troppo dispendiosa la coltivazione e soprattutto la raccolta, troppo scarsa la quantità di raccolto rispetto alla redditività dei moderni ibridi da sugo. Di qui la sfida, raccolta dall’ente parco, da un vivaista sensibile ai ragionamenti della biodiversità e da un agricoltore disposto al rischio della coltivazione organica dei pomodorini: perché così è stato deciso, quel che si coltiva nel parco deve essere biologico.
La produzione è a livello sperimentale ed è stata avviata la commercializzazione nei supermercati Naturasì italiani.

Sabato prossimo sarà possibile trovarlo presso il punto vendita astigiano di piazza Porta Torino corredato di tutte le informazioni.

POMODORO FIASCHETTO TORRE GUACETO