Una tragedia sfiorata: ecco come i Carabinieri hanno ritrovato l’anziano scomparso nell’astigiano

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Comando Provinciale Carabinieri di Asti.


Era l’ora di pranzo del 13 luglio quando i familiari di Teresio Pilone, classe 1936 residente a Castelnuovo Don Bosco, avvisavano i Carabinieri della locale Stazione per segnalare il mancato rientro a casa del proprio congiunto.

La preoccupazione era subito scattata sia per l’insolita assenza del proprio caro, che era solito ogni giorno uscire per una passeggiata e rientrare alla stessa ora, ma soprattutto per non rispondere al cellulare che aveva con sé.

Veniva pertanto subito attivato il piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse che si prolungava fino a tarda notte a cura dei Carabinieri di Castelnuovo Don Bosco e Villanova d’Asti, dei Vigili del Fuoco supportati da unità cinofile e dei volontari della Protezione civile di Castelnuovo.

Le prime ricerche davano purtroppo esito negativo. I Carabinieri a questo punto, dopo aver verificato presso gli ospedali di Asti, Chieri, Chivasso, Torino e Moncalieri, eventuali trasporti di persone che rispondessero alle generalità dello scomparso, iniziavano un’ininterrotta attività tecnica, con il supporto delle componenti specialistiche provinciali dell’Arma, per tracciare i segnali GPS del cellulare che risultava acceso.

La difficoltà risiedeva nel fatto che l’area individuata era assai ampia, coprendo tanto spazi urbani che boschivi, e si è dovuto procedere ad una complessa ed articolata analisi delle diverse celle e ponti ripetitori insistenti nella zona.

Alla fine la possibile zona d’interesse veniva perimetrata in un avvallamento del terreno la cui vegetazione, estremamente fitta e impenetrabile, rendeva pressochè impossibile l’individuazione a vista di qualsiasi cosa o persona e assai arduo l’accesso per la presenza di folti rovi.
I Carabinieri e i Vigili del Fuoco si creavano un varco in tale vegetazione fino a trovare verso le 14, in frazione Morialdo di Castelnuovo Don Bosco a circa 500 metri in linea d’aria dall’abitazione, il corpo riverso a terra del malcapitato, caduto accidentalmente dal crinale e impossibilitato a chiedere aiuto.

Le condizioni sono apparse nel complesso subito confortanti: l’84enne era cosciente, sebbene ancora sotto shock per la disavventura e per l’intera notte trascorsa. E’ stato poi trasportato dal 118 al Pronto Soccorso dell’ospedale di Chieri per le cure e la verifica del quadro clinico complessivo.