Turismo in Langhe, Monferrato e Roero prima del Covid19: più arrivi ma meno pernottamenti

Presentata in Regione un'analisi del settore turistico pre emergenza sanitaria. Quali sono le prospettive future?

In Piemonte nel 2019 sono arrivati più turisti, ma non tutti hanno pernottato.

Questa la differenza tra arrivi turistici (il numero di clienti, italiani e stranieri, ospitati negli esercizi ricettivi alberghieri o complementari) e presenze turistiche (il numero delle notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi alberghieri o complementari).

Alla luce di questa distinzione si possono analizzare i dati presentati ieri, mercoledì 29 luglio, dall’Osservatorio Turistico Regionale di VisitPiemonte-DMO nella Sala Trasparenza della Regione Piemonte alla presenza di Vittoria Poggio, assessora regionale alla Cultura, al Turismo e al Commercio.

Il turismo in Piemonte nel 2019 (pre emergenza sanitaria)

Secondo quanto emerge dai dati regionali riportati, nel 2019 il turismo in Piemonte ha segnato +1,82% in termini di arrivi, con un incremento maggiore nella componente estera, pari al +3,7%. In flessione di un punto percentuale i pernottamenti. In aumento la soddisfazione e il sentimento positivo di chi ha visitato il Piemonte.

In questi dati rientrano anche le locazioni turistiche. Il lancio della nuova piattaforma Piemonte Dati Turismo (ROSS1000), avvenuto il 1° aprile 2019, ha richiesto la disponibilità delle strutture ricettive ad adottare questo nuovo strumento di invio dei dati statistici e dell’aggiornamento delle loro caratteristiche e servizi. Dal 1° ottobre 2019 la piattaforma ha permesso l’avvio della mappatura delle locazioni turistiche e raccolta dei relativi movimenti di ospiti, consentendo così di monitorare il fenomeno di tipo “Airbnb”. A fine 2019, la fotografia emersa indicava 6.861 strutture ricettive e 2.993 locazioni turistiche, per un totale complessivo di 9.854 unità (in termini di anagrafiche attive). Gli utenti che hanno adottato la nuova piattaforma per l’invio dei propri dati sono stati circa il 60% del totale.

Entrando nello specifico degli andamenti, nel 2019 il turismo in Piemonte ha registrato oltre 5 milioni e 372 mila arrivi, cioè +1,82% sul 2018, con un particolare incremento del mercato estero, +3,7%. Oltre 14milioni e 932mila i pernottamenti registrati con una flessione di 1,1% maggiore nel mercato domestico. Se si analizza l’evoluzione turistica piemontese su un arco temporale più ampio, si osserva che negli ultimi 10 anni gli arrivi sono cresciuti di oltre il 31%, le presenze del 20%.

I mesi estivi si confermano i più importanti per il turismo regionale, attraendo oltre il 60% dei flussi, con il + 2% di arrivi ma -1% di presenze. L’andamento mensile conferma i picchi di luglio e agosto e, come per l’anno precedente, risulta in aumento il mese di ottobre: +2,7% dei pernottamenti e +10,5% di arrivi. Complessivamente i flussi sono cresciuti maggiormente nell’ultimo trimestre dell’anno.

Per quanto riguarda la provenienza dei turisti, si confermano le quote pari a 56% dal mercato italiano e al 44% dal mercato estero già registrate nel 2018. I pernottamenti generati da turisti dall’estero sono stati circa 6milioni e 559mila. La Germania è sempre il primo Paese estero con una quota pari a circa il 22% del totale estero.

Oltre ai dati statistici, la nuova piattaforma permette di disporre di indicazioni qualitative sugli ospiti. L’informazione raccolta sul 63% dei turisti che hanno soggiornato in Piemonte descrive puntualmente il genere e il profilo anagrafico: il segmento più numeroso pari al 22% dei turisti ricade nella fascia di età 45-54 anni ed è prevalentemente di genere maschile. Il 6% di ospiti del segmento “bambini fino a 12 anni” conferma ampiamente la fruizione da parte delle famiglie.

Accanto a questi dati qualitativi si uniscono gli indicatori di soddisfazione e sentimento elaborati a partire dalle recensioni on-line dei principali portali di ricerca e prenotazione dei servizi turistici. In aumento la soddisfazione complessiva: da 84,14/100 del 2018 a 85,28/100 nel 2019. Il sentiment è anch’esso in aumento di un punto e arriva a 86,31/100. Complessivamente la soddisfazione degli ospiti circa le strutture ricettive piemontesi è migliore rispetto al totale italiano: 87,7/100 verso 86,7/100.

Territorio collinare e ATL Langhe Monferrato Roero 

Facendo riferimento ai territori, il segmento colline conferma la propria posizione con una crescita degli arrivi (+3,14%) e una flessione delle presenze (-1,68%). La componente estera vale oltre il 51% delle presenze totali e il 46% degli arrivi. Aumentano i flussi nazionali, mentre quelli esteri registrano una contrazione nei pernottamenti.

In modo particolare l’ATL Langhe Monferrato Roero segna un aumento del 5,3% degli arrivi e una flessione del 0,3% dei pernottamenti.

Se il quadro del settore turistico piemontese viene presentato dalla Regione con toni positivivi, c’è chi ritiene ci sia poco da celebrare.

“Le presenze in Piemonte calano dell’1,1%  – spiega Davide Palazzetti, esperto di marketing territoriale – Il dato delle notti è ciò che più interessa agli operatori del settore, corrispondendone aumento o diminuzione di fatturato. In più, per una corretta analisi, è fondamentale evidenziare che da ottobre è operativo il nuovo sistema di rilevamento dati, con invio unico a Questure ed ATL. Come conseguenza le strutture ricettive sono magicamente passate dalle 6.737 del 2018 alle 9.884 del 2019 e i dati presentati sono certo ne risentano massicciamente. Ad essere cautelativi, al netto di quest’ultima variabile, credo che si sarebbe stati più vicini al -10% che altro”.

Per quanto riguarda l’Astigiano Palazzetti dichiara: “Dalle nostre parti i dati sono finiti nel calderone della nuova ATL, che comunque presenta 1.500 notti in meno come dato base, al netto delle dovute rivisitazioni al ribasso date dalla nuova quantità di operatori, strutture e posti letto. Un’analisi più approfondita sul nostro territorio si potrà fare con attenzione e costruttività, appena saranno pubblicati i dati comunali da parte dell’Osservatorio turistico regionale”

Quale futuro per il turismo?

Se questi dati disegnano la fotografia della destinazione prima dell’emergenza sanitaria, sarà interessante seguire il monitoraggio nel corso del 2020 per verificare l’effettiva ripresa del settore.
Nell’ambito del programma #RipartiTurismo, l’Osservatorio Turistico Regionale di VisitPiemonte DMO ha sviluppato due azioni specifiche per monitorare l’offerta e sondare la domanda dei prossimi mesi, in particolare, la popolazione italiana quale mercato più promettente nell’immediato.

Gli operatori turistici piemontesi si sentivano sostanzialmente pronti ad accogliere i visitatori fin dall’inizio di giugno. L’indagine ha coinvolto gestori di strutture ricettive (Hotel, Agriturismo, B&B, etc.) ristoratori, guide / accompagnatori, consorzio turistici, tour operator, agenzie di viaggi, attrattori turistici (sito culturale, museale, promotore gestore eventi, concerti e intrattenimenti, ecc.), noleggio attrezzature (bike, e bike), trasporti turistici, attività commerciali, produttori agroalimentari e opinion leader del territorio. A loro è stato chiesto una valutazione sui volumi dell’attività nei prossimi mesi, sul loro prodotto e sulle criticità e opportunità rilevate.

Al di là della forte preoccupazione per la crisi – oltre 80% degli operatori ritiene che nei prossimi tre mesi la propria attività subirà una forte contrazione – la maggior parte degli interpellati si è dichiarato preparato a riaprire l’attività, pur lamentando poca chiarezza nelle linee guida di comportamento. Si dichiarano più preparati nella zona delle Langhe Monferrato Roero e, a seguire, nell’area di Biella Valsesia e Vercelli.

I punti di forza riconosciuti al Piemonte sono legati ad elementi intrinseci del territorio e del prodotto: montagna, lago, ampi spazi per soggiorni nella natura, attività outdoor, con possibilità di stare all’aria aperta in tranquillità. Questo soprattutto nei territori di Biella Valsesia e Vercelli, Cuneese e Distretto Turistico dei Laghi. Ma altrettanto importanti sono gli elementi connessi alla configurazione dell’offerta turistica locale: strutture piccole di qualità, a conduzione famigliare, con elevato rapporto qualità-prezzo. Questo dato emerge soprattutto nelle aree di Langhe Monferrato Roero, Alexala e Novarese.

Le debolezze del prodotto sono connesse alla necessità di riorganizzazione per mercati differenti da quelli esteri che rappresentano i bacini consolidati (soprattutto per Distretto dei Laghi e Langhe Monferrato Roero) e al bisogno di aumentare la capacità di servizio con risorse non disponibili nell’attuale organizzazione (es., personale per le pulizie e sanificazione).

Le principali criticità sottolineate dagli operatori sono legate all’incertezza sulle decisioni governative e alla cancellazione delle prenotazioni su tutto il territorio regionale. Tuttavia si intravvede anche l’opportunità legata alla scoperta di destinazioni minori da parte dei potenziali visitatori.

E i potenziali visitatori del Piemonte nei prossimi mesi ci sono e, secondo il sondaggio realizzato con la collaborazione di Metis Ricerche, il 25% degli italiani ha intenzione di fare una vacanza in Piemonte.
Per chi sceglierà la nostra regione, le principali destinazioni saranno Torino, Val Susa con Bardonecchia e Sestriere, poi Langhe, Roero e Monferrato, le Valli del Cuneese e il Lago d’Orta. Il soggiorno sarà all’insegna dell’attività all’aria aperta, del trekking, dell’escursionismo e della bicicletta. L’enogastronomia è la motivazione principale di coloro che ritengono probabile un soggiorno in Piemonte, seguita dai cammini spirituali. È da notare che coloro che dichiarano di non sapere ancora dove andranno sono coloro che hanno una probabilità maggiore di apprezzare i soggiorni culturali.

Oggi i primi segnali di ripresa dei movimenti turistici sul territorio si stanno registrando anche nelle recensioni on-line dei visitatori. Infatti, nei primi quattro mesi del 2020 l’emergenza sanitaria ha inciso notevolmente sui comportamenti degli utenti, registrando un forte calo dei contenuti che, per la ricettività, è stato pari a -55,6% (in particolare, -76,7% a marzo e -86,4% ad aprile). Nel mese di maggio l’andamento dei contenuti ha evidenziato una lieve risalita (-80,4%), che per giugno registra una crescita rispetto a maggio: complessivamente nel I semestre 2020 il calo di contenuti si attesta a -60% e lascia auspicare che si riduca via via per raggiungere i livelli dei primi mesi dell’anno.

“Il turismo – commenta il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – è una delle leve strategiche per l’economia del nostro territorio. Lo dimostrano i numeri degli ultimi 15 anni, in costante crescita, a testimoniare un comparto che rappresenta un’opportunità per tante imprese piemontesi. Realtà coraggiose e virtuose a cui va il merito di questo risultato. Perché se le Olimpiadi del 2006 sono state la scintilla, ad alimentare il fuoco di questo settore sono stati, negli anni, coloro che nel turismo hanno creduto e investito. A loro va adesso tutto il nostro supporto per ripartire in questo anno così difficile e complesso per tutti. Non solo i 40 milioni di euro già messi in campo attraverso i bonus, i voucher e le altre misure emergenziali. Ma tutto quello che la Regione potrà fare di qui in avanti per sostenere e far crescere un’industria, il turismo, che significa innanzitutto qualità della vita e cura del territorio”.

“Abbiamo potuto rilevare dei dati importanti quali il significativo aumento delle presenze turistiche straniere nell’anno 2019 e, cosa più importante, l’accrescimento della soddisfazione e del sentiment positivo di chi è stato nei nostri territori piemontesi. E’ indubbio che lo scenario che ci si prospetterà quest’anno sarà molto diverso, ma non necessariamente drammatico. I dati degli ultimi sondaggi parlano proprio di come gli italiani che quest’anno hanno deciso di andare in vacanza – fa eco Vittoria Poggio, Assessore al Turismo della Regione Piemonte – abbiamo scelto il Piemonte. Indubbiamente l’iniziativa che abbiamo messo in campo dei Voucher Vacanza è e sarà un grande volano attrattivo per i mesi a venire ma siamo già al lavoro per mettere in campo nuovo misure di incentivazione del turismo per la prossima primavera.”