La Miroglio annuncia la chiusura dello stabilimento di Govone

Il Consiglio di Amministrazione della Stamperia di Govone srl, a fronte della decisione dell’assemblea dei soci di non ricapitalizzare la Società, ha accertato il verificarsi di una causa di scioglimento e la conseguente messa in liquidazione della Stamperia di Govone srl. Dal 6 luglio la produzione è stata sospesa.

La decisione è stata presa dopo attenta valutazione della situazione economico finanziaria e delle prospettive di mercato di medio periodo. Le complessità strutturali dello stabilimento di Govone, infatti, abbinate alle difficoltà del converter «Tessuti» e al mancato decollo del progetto «Lev Textiles», sono diventante ancora più impattanti nell’ambito dell’emergenza «Covid19», con un portafoglio ordini che si è ulteriormente sgretolato in un mercato bloccato se non paralizzato a causa del lockdown.

Le difficoltà dello stabilimento si sono cronicizzate negli ultimi 10 anni, in cui, salvo nell’anno 2015, si è visto un progressivo calo sia dei volumi sia dei risultati economici, determinando ingenti perdite, nonostante gli investimenti in tecnologia e rinnovamento e diverse riorganizzazioni. Le ragioni della crisi possono essere rintracciate nel profondo cambiamento che ha investito il mercato del tessile italiano, con una riduzione dei volumi medi di produzione per modello/variante e una forte spinta verso logiche di customizzazione e di volumi frammentati, a svantaggio di produzioni quantitativamente rilevanti.

In questo contesto critico, sono venuti alla ribalta nuovi mercati esteri e la produzione interna si è concentrata su piccole realtà industriali più snelle e flessibili, maggiormente idonee a reagire alla imprevedibilità dei mercati. La struttura complessiva dello stabilimento di Govone e il suo layout votato a grandi volumi di produzione hanno determinato costi fissi non assorbibili, che hanno generato uno squilibrio finanziario non risanabile.

Le risorse attualmente in forze alla società Stamperia di Govone srl sono 151, 10 delle quali sono state distaccate a Pollenzo e sono attualmente impiegate da Miroglio Textile srl per la produzione di mascherine chirurgiche in TNT. La parte restante dell’organico è attualmente collocata in Cassa integrazione Covid.