“Il paesaggio si fa teatro. Il teatro diventa paesaggio”, comincia da Coazzolo il festival “Paesaggi e oltre”

Comincia l’atteso festival “Paesaggi e oltre”, teatro e musica d’estate nelle terre dell’UNESCO, iniziativa è promossa dalla Comunità Collinare “Tra Langa e Monferrato” con il contributo di Regione Piemonte, Fondazione CRAsti e Fondazione CRT e la collaborazione della Fondazione Piemonte dal Vivo, e la direzione artistica e organizzativa del Teatro degli Acerbi.
Un evento che gode del patrocinio e del contributo dell’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato UNESCO ed una rinnovata partnership con il nuovo Ente Turismo Langhe Monferrato Roero. Tra gli sponsor la Banca di Asti ed il Lions Club di Costigliole d’Asti.

Si inizierà giovedì 23 luglio a Coazzolo nell’anfiteatro con “Moby Dick. Il racconto” di Francesco Niccolini, da Herman Melville.
Per ricostruire i fili invisibili tra palco e spettatori attraverso il lavoro artigianale dell’attore.
Una grande narrazione popolare da gustare, in una nuova rotta per il Festival, in due diversi orari, al tramonto (ore 19) o in notturna (ore 22): un anfiteatro ricavato da un’insenatura naturale e con vista mozzafiato sul paesaggio e le colline circostanti.
In scena Luigi D’Elia, pluripremiato narratore di razza, che presenta la sua ultima fatica artistica.
Un romanzo di cinquecento pagine ridotto a meno di quaranta. Più di un milione di caratteri distillati a quarantamila. L’orizzonte marino del capolavoro melvilliano è tramutato in abisso, e la prosa larga ed enciclopedica diventa un verso asciutto, impietoso e scabro, che non può permettersi nemmeno la commozione, non può godere di nulla, se non dell’immensità del mare e del mistero che regge ogni destino.
Questo Moby Dick si incarna in un poema shakespeariano: immerso nella Bibbia e nel salso del mare, ne esce carico di tragicità, con tanto di maledizione e di profezia, e un fato irrimediabile dal primo istante, dal primo salpare, dalla prima apparizione dello spettro del capitano Achab, un po’ Macbeth e un po’ Lear, che non può far altro che correre verso il proprio destino di morte, distruzione e immortalità. Sotto un cielo bellissimo e silenzioso, sopra una mare mostruoso e incantevole: entrambi indifferenti alle ridicole scelte degli umani che si arrabattano colmi d’ansia, convinti di lasciare un segno su questo pianetino periferico, e che finiscono con l’essere inghiottiti e ridotti a niente.
Eppure, in questo “niente”, in questa esagerata foga d’attore posseduto da chissà quale dèmone, quanta poesia, e quanta crudele bellezza.
Le musiche originali sono di Giorgio Albiani, la regia di Emanuele Gamba; la produzione è INTI e Arca Azzurra Produzioni.

Ingressi euro 5.
I posti sono limitati, è necessaria la prenotazione: 339/2532921 – info@teatrodegliacerbi.it.
Il programma completo sui siti www.teatrodegliacerbi.it / www.langamonferrato.it e su fb teatro.degli.acerbi e ig teatro_degli_acerbi.

Il festival proseguirà martedì 28 luglio a Castagnole Lanze nel Belvedere del Municipio con il maestro Antonio Catalano in una serata unica dal titolo “Mi arrendo alle fragole”: un ritrovo poetico, una celebrazione gioiosa dello stare insieme in quel modo unico che il Teatro offre da sempre.