Dichiarazione di Roberto Cerrato sull’inchiesta della Magistratura della ‘Ndrangheta a Bra

Riceviamo e pubblichiamo.


“E’ stato un colpo al cuore leggere, ieri sulla prima pagina della Stampa, l’inchiesta “La ‘ndrangheta e l’oro delle Langhe”. L’immagine mozzafiato del Castello di Grinzane Cavour, tra le brume e i colori della vendemmia, accostato a uno dei fenomeni criminali più potenti del mondo, un cancro che affligge il nostro meraviglioso Paese.

L’indagine della magistratura apre scenari inquietanti su una città, una comunità che, grazie alla sapienza visionaria di Carlin Petrini, ha seminato in tutto il mondo la cultura del bello, del sano e del buono. Ecco, lo scriviamo e lo gridiamo con tutto il fiato in gola: nulla e nessuno potrà offuscare il lavoro di lenta e costante semina che è stato fatto in questi anni da Carlin e dalle centinaia di uomini e donne che con lui lavorano, in Italia e nel mondo.

Niente e nessuno potrà rubare il tesoro dei paesaggi vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato, Patrimonio dell’Umanità. Queste colline modellate dal mare nelle ere geologiche hanno gli anticorpi, la forza e la grinta, per ribellarsi ai mascalzoni di ogni genere e razza.

Ho dedicato 15 anni della mia vita al progetto per ottenere il riconoscimento dell’UNESCO. Insieme a centinaia di sindaci, migliaia di agricoltori e imprenditori, abbiamo percorso un cammino tortuoso, fatto di cadute e di risalite. Abbiamo raccontato e testimoniato l’unicità di questi luoghi resi straordinari da generazioni di uomini e donne che hanno modellato la natura e costruito attorno ad essa cultura ed economia per le loro famiglie. Siamo e saremo vigili nel difendere ciò che è parte integrante della nostra identità. Per questo siamo impegnati sul fronte dell’educazione, con le scuole e con i giovani, lavoriamo per costruire i “custodi” della bellezza”.

Roberto Cerrato
Direttore del Sito Unesco
Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato