Da Verona a Montabone passando per l’Australia per realizzare un sogno nel cassetto: così nasce il ristorante “La Preja”

“Penso che il piatto rispecchi la personalità di chi lo crea, infatti la mia cucina è spesso colorata, oscilla tra assaggi di fantasia e pazzia..” sono le parole del giovane cuoco veronese, Niccolo’ Limina, trentaquattrenne. Ha deciso di abbandonare la sua amata Verona per realizzare il suo sogno del cassetto che ha da quando è piccolo: il ristorante. Mai si sarebbe aspettato di aprirlo fra le colline del monferrato, ma dopo aver conosciuto in Australia la sua socia calamandranese, Silvia Therisod, ventisettenne, si è innamorato a prima vista dei vigneti piemontese ed è così che nasce il ristorante “La Preja” a Montabone.

Ma come si comporterà la gente di fronte a distanziamenti tra i tavoli, mascherine e gel igenizzanti? La paura nell’aria è tanta ma le giornate di sole d’estate stanno aiutando a riprendere coraggio e superare queste barriere che ci hanno tolto la voglia di socializzare, di condividere i momenti di gioia con amici e parenti.

Loro son un ottimo esempio di coraggio, la loro voglia di sfidare questa situazione momentaneamente instabile e difficile è data dalla passione per ciò in cui credono, nel loro sogno che si sta realizzando sempre più. “Spesso mi sento dire che chiudono sempre più attività, soprattutto quelle legate al turismo e alla ristorazione. Noi eravamo già quasi operativi prima che scoppiasse la bufera.. e non abbiamo smesso di sperare a un ritorno alla normalità.” Sono giovani tenaci che si mettono in gioco, un gioco mille volte più ignoto del previsto. Il sorriso fa parte del loro mestiere, perché dietro a ogni lato oscuro c’è un risvolto positivo.