Cia Piemonte: “Sui contributi agricoli inaccettabile ed inspiegabile il ritardo della PA”

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Oggi, 16 luglio, è l’ultimo giorno per effettuare il pagamento della prima rata dei contributi agricoli obbligatori a carico di coltivatori diretti, coloni, mezzadri e imprenditori agricoli professionali dovuti per l’anno 2020.

Da giorni Cia-Agricoltori Italiani segnala l’inspiegabile ritardo, sia del Ministero del Lavoro, per l’emanazione del decreto che fissa i criteri contributivi, sia dell’Inps per la predisposizione dei modelli F24 necessari al pagamento.

Una situazione di grande preoccupazione per i lavoratori autonomi agricoli, che molto probabilmente non saranno in grado di rispettare la scadenza ordinaria, e di disagio per gli operatori territoriali di Cia per l’enorme mole di lavoro da svolgere, praticamente, in una sola giornata.

In aggiunta alla tardiva pubblicazione dei modelli F24, Cia segnala che – da un primo controllo effettuato sugli elaborati inviati dall’Inps – non si è tenuto conto né delle riduzioni spettanti ai giovani imprenditori agricoli under 40 (emettendo i modelli di pagamento con l’importo pieno) né della corretta attribuzione delle zone tariffarie. Tutto ciò sembra ancora più inspiegabile, trattandosi di un adempimento che si ripete ormai da anni.

Il pagamento di questi contributi riguarda centinaia di migliaia di lavoratori autonomi agricoli. Per tale motivo Cia Piemonte, tramite il presidente Gabriele Carenini e il vice presidente Alessandro Durando si unisce all’iniziativa nazionale della Cia-Agricoltori Italiani che ha richiesto alle istituzioni una congrua proroga già dalla scorsa settimana, ma, ad oggi, non concessa. “Tutto ciò si traduce in un chiaro segnale di disattenzione delle istituzioni nei confronti del settore agricolo – affermano Carenini e Durando. Ad oggi, gli uffici pubblici operano ancora in gran parte in smart working, non sempre garantendo risposte rapide ai cittadini, a differenza, invece, dei nostri uffici che, durante questo periodo di emergenza, non hanno mai mancato di garantire una piena operatività e una costante assistenza”.

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