ATL Langhe, Monferrato Roero, Mauro Carbone: “I dati sul turismo sono sottostimati: il 2019 anno importante, ora dobbiamo guardare al futuro”

Il 2019 è stato un anno importante per il settore turistico piemontese.

Come emerso dalla presentazione di mercoledì 29 luglio, dell’Osservatorio Turistico Regionale di VisitPiemonte-DMO nella Sala Trasparenza della Regione Piemonte, i dati riguardanti lo scorso anno danno un quadro positivo del turismo made in Piemonte (leggi QUI). I numeri però non rispecchiano del tutto la realtà e vanno analizzati alla luce di alcune novità che hanno interessato il settore nel 2019.

Ad aprile è infatti cambiato il metodo di raccolta dei dati degli ospiti. Il lancio della nuova piattaforma Piemonte Dati Turismo (ROSS1000) ha richiesto la disponibilità delle strutture ricettive ad adottare questo nuovo strumento di invio dei dati statistici e dell’aggiornamento delle loro caratteristiche e servizi. Persone e aziende si sono trovate a dover gestire nuove modalità per effetuare il check-in.

“E’ stato fatto un lavoro attento e puntuale con la disponibilità sia delle aziende che degli enti – ha puntualizzato Mauro Carbone, direttore dell’ATL Langhe, Monferrato e Roero – La nostra ATL ha messo a disposizione per tre mesi 3 persone che aiutassero nel passaggio alla nuova piattaforma. Ma la nostra realtà turistica non è fatta solamente di alberghi con portinai addetti al check in. Ci sono molte strutture a conduzione familiare e non tutti hanno seguito un corso di formazione”.

“In altre Regioni questo passaggio è avvenuto in anni, noi siamo riusciti in pochi mesi, ma in tutto questo ci siamo persi il 20% dei dati – continua Carbone – Non tutti hanno immediatamente utilizzato la nuova piattaforma, ma i turisti hanno continuato ad arrivare. Gli operatori si sono adeguati, ma lentamente, gradualmente”.

A questo si deve aggiungere un’altra fetta di offerta turistica. Dal 1° ottobre 2019, infatti, la piattaforma ha permesso l’avvio della mappatura delle locazioni turistiche e raccolta dei relativi movimenti di ospiti, consentendo così di monitorare il fenomeno di tipo “Airbnb”. A fine 2019, la fotografia emersa indicava 6.861 strutture ricettive e 2.993 locazioni turistiche, ma gli utenti che hanno adottato la nuova piattaforma per l’invio dei propri dati sono stati circa il 60% del totale.

I dati raccolti quindi, già di per sè positivi soprattutto per l’area collinare di Langhe, Monferrato e Roero (aumento del 5,3% degli arrivi e una leggera flessione del 0,3% dei pernottamenti rispetto al 2018) risultano secondo Carbone sottostimati: “Possiamo dire quindi che il 2019 è stato un anno importante per il nostro turismo”.

E adesso nel periodo post Covid quali saranno le prospettive?

Come evidenziato alla presentazione dei dati in Regione di mercoledì scorso, si stanno registrando i primi segnali di ripresa dei movimenti turistici sul territorio.

“All’inizio del periodo di emergenza sanitaria nel settore siamo stati presi da scoramento – ammette Carbone – Ma ora sta emergendo una realtà che ci sta consolando. I turisti, sia italiani che stranieri stanno arrivando. Bisognerà puntare sul 2021 vedendo il 2020 come un anno outline”.

Un anno comunque che, nonostante le sue criticità, può dare spunti di riflessione.

“E’ vero che il Covid ha bloccato il settore per mesi, ma i turisti che stanno arrivando ora quanto stanno spendendo? Quanto stanno fatturando le aziende? Chi arriva è disposto a spendere anche di più per dei servizi di qualità, una qualità che il nostro territorio è in grado di offrire” conclude Carbone.