Asti, l’Archivio di Stato invita a condividere immagini del passato della chiesa Santo Spirito e Sant’Anna

La chiesa di Santo Spirito e Sant’Anna candidata a Luogo del cuore FAI

Nel decimo anno dell’iniziativa dei Luoghi del cuore del FAI, l’Archivio di Stato di Asti ha candidato la chiesa di Santo Spirito e Sant’Anna, un edificio monumentale che nasconde un tesoro settecentesco di stucchi e pitture murali.

Il monumento, di proprietà statale e parte integrante dell’Archivio di Stato di Asti, costituisce una rara testimonianza, nel vasto panorama di edifici religiosi astigiani oggi in buona parte scomparsi, di un apparato decorativo allestito nei primi anni del XVIII secolo.

La chiesa fa parte dell’ex convento cistercense di Santo Spirito e Sant’Anna, poi nell’Ottocento trasformato in caserma.

Tra la fine della Seconda Guerra Mondiale, quando complesso del “Casermone” perse la sua funzione militare, e il 2001, quando l’ex edificio conventuale comprendente la chiesa divenne sede dell’Archivio di Stato di Asti, la destinazione delle diverse zone del complesso furono differenti. Appartamenti e attività commerciali ma anche – in alcuni momenti – luogo di abitazione informale per chi era in attesa di una sistemazione migliore in città.

L’edificio della chiesa, persa la sua funzione religiosa, fu utilizzato anche come cinematografo e sala per la scherma della Caserma Carlo Alberto per poi diventare addirittura un deposito dopo la fine dell’uso militare degli edifici. Mentre continuano gli appuntamenti per raccontare la storia della chiesa attraverso i secoli sulle pagine social dell’Archivio di Stato di Asti, nel giorno di Sant’Anna l’Archivio lancia un’iniziativa rivolta agli Astigiani, e in particolare agli appassionati della storia recente della città.

L’invito è a condividere immagini e memorie del passato recente della chiesa: vecchie fotografie conservate in fondo ad un cassetto, ritagli di giornale, ricordi ed esperienze personali.

Le condivisioni possono avvenire tramite la pagina Facebook dell’Archivio oppure via mail all’indirizzo as-at.salastudio@beniculturali.it.
L’Archivio di Stato ringrazia chi vorrà contribuire a costruire insieme un pezzo di memoria della città.
www.fondoambiente.it oppure firmando il modulo presso l’Archivio di Stato di Asti entro il 15 dicembre 2020. Per votare basta un click.