“Visionari per il 2030”, l progetto della Fondazione Goria tra i vincitori del Bando Civica

“Come vogliamo sia il nostro territorio tra dieci anni? Cosa intendiamo fare concretamente per attuare il cambiamento?” Due domande strategiche sul quale è imperniato il progetto “Visionari per il 2030” della Fondazione Giovanni Goria.

Il suo valore è stato individuato dalla Compagnia di San Paolo: è questo uno dei diciannove progetti vincitori del bando Civica.

“Un risultato che ci inorgoglisce perché è il riconoscimento della capacità progettuale della Fondazione Giovanni Goria, che conferma un alto contenuto culturale delle nostre proposte, apprezzato dalla Compagnia di San Paolo. Un ringraziamento ai nostri partner che contribuiscono a conferire qualità e autorevolezza a questo progetto” afferma il presidente Marco Goria.

La Fondazione Giovanni Goria ha creato attorno al progetto un’autorevole rete di collaborazione e partenariato che coinvolge due territori e due città, Asti e Alessandria mettendole in relazione. Ne fanno parte l’Israt, Libera coordinamento provinciale di Asti, la Fondazione Biblioteca Astense Giorgio Faletti, l’Associazione di sviluppo territoriale Smartvalley di Monastero Bormida e l’Associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria. La valutazione d’impatto del progetto sarà affidata a Ires Piemonte dai cui dati si è partiti per individuare il clima sociale e i bisogni dei territori coinvolti (Progetto Antenne, quadrante Sud-Est 2018).

Sono state novantatre le candidature pervenute per questo bando che ha stimolato le Organizzazioni culturali e i loro enti partner ad approfondire la riflessione tra cultura, innovazione e dimensione civica, alimentando negli operatori culturali la consapevolezza del loro ruolo come soggetti che possono favorire l’attivazione civica dei cittadini.

Su questo stimolo e su questa spinta ideale nasce il progetto VISIONARI PER IL 2030: tra Asti e Alessandria sta per nascere un laboratorio di partecipazione e cittadinanza che punta a coinvolgere un target di persone ampio ed eterogeneo,per età e background culturale, aprendosi poi società civile sui territori di riferimento. L’obiettivo primario è coinvolgere per attivare “visioni”, cioè proposte di progettualità e trasformazione, attraverso lo strumento della democrazia partecipativa.

La realtà socio-economica del quadrande Sud-Est, già problematica prima del covid-19 necessita di leve per attuare un cambiamento, che parte da alcuni dati incontrovertibili: popolazione con l’età media più elevata, percentuale di cittadini stranieri più alta in Piemonte, difficoltà economiche da parte delle famiglie, istruzione sotto media con competenze che richiedono una presa di consapevolezza urgente. E che dire del pessimismo percepito?

“La Fondazione e i suoi partner hanno individuato sui due territori una nuova voglia di partecipazione. Da questo punto essenziale prende vita un progetto con attivatori di esperienza, in grado di raccogliere chiari i bisogni e nuove idee “visioni” appunto” evidenzia Alessia Conti, Project manager di Fondazione Goria.
Il tutto impiegando metodologie di engagement e di lavoro coinvolgenti e improntate all’innovazione.

L’obiettivo finale? Costruire una visione collettiva di futuro, fatta di proposte concrete, e portarla all’attenzione dei policy maker di riferimento.
Visionari per il 2030, nella “visione” di chi l’ha immaginato, è il progetto che può diventare uno strumento in più per i cittadini e per i decisori a diversi livelli e su diversi ambiti per progettare politiche future, partendo dall’ascolto della società civile.