Villanova d’Asti, le “Bisòche” candidate a diventare Luoghi del Cuore del FAI

Una poesia di Max Ponte per celebrare la valorizzazione delle due torri, resti della fortezza cinquecentesca voluta da Francesco I

Le due torri di Villanova d’Asti dette “Bisòche” sono da sempre al centro del dibattito locale. Su di loro di recente si sono nuovamente accesi i riflettori.

Resti della fortezza cinquecentesca voluta da Francesco I, le torri sono infatti candidate a diventare Luoghi del Cuore del FAI con una raccolta firme in rete (vedi QUI) che potrebbe dar accesso ad un bando di finanziamento per interventi di consolidamento e restauro.

Le “Bisòche” o “Bissòche”, che difendevano le terre di Asti dagli attacchi degli Spagnoli ed erano disposte una a Nord (Torre di Supponito, strada Vicinale della Bisocca) e una a sud del paese (Torre di San Martino, via Poirino), nascondono molti misteri: cosa nascondono sotto la superficie? posseggono interrati o cunicoli?

Questi fiori all’occhiello del patrimonio artistico e storico hanno incontrato l’interesse del poeta Max Ponte: facendosi promotore della loro riscoperta e valorizzazione, ne celebra l’esistenza con un brano dal titolo “Hai eretto difese con in testa una favilla”.

Di seguito la poesia:

Hai eretto difese
Finite nelle campagne
Degli anni coltivate
Ad oblio sepolte
Con le armi hai
Scavato gallerie
Per fuggire sotto
Ai campi hai eretto
Sfide sbrecciate
Nei limes imperiali
Fortezze stellate per
Far giocare gli ufficiali
Hai inciso la terra
Fertile in mezzo al
Nulla difeso i figli
I santi in una bolla
Hai alzato bandiere
Diurne all’arrivo
Del terrore hai
Cambiato troppe
Volte la faccia del
Nemico hai imparato
A non fidarti di persona
Come un mantra antico
Hai fatto tutto questo
Con i piedi nell’argilla
Come un Golem muratore
Con in testa una favilla