Slot e sale scommesse, la riapertura è ancora in bilico

Nonostante quasi tutte le attività siano ripartite (o stiano per farlo), in Italia non c’è ancora una data certa per la riapertura delle sale slot e delle sale scommesse. Nel resto d’Europa, invece, molti paesi sono pronti a ricominciare.

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Al netto delle numerose restrizioni che ancora persistono, l’Italia è ripartita. Praticamente ogni settore economico e commerciale ha potuto rimettersi in moto, chi prima (come aziende e studi professionali), chi dopo (come attività quali parrucchieri ed estetisti) e chi molto dopo (piscine e palestre).

Tra coloro i quali dovranno aspettare ancora prima di tornare in pista, scuole a parte, c’è però il settore del gioco fisico. Sale scommesse e sale slot dovranno restare ancora chiuse, non si sa bene fino a quando. Sembrava tutto pronto per metà giugno, ma nonostante l’avvicinarsi della scadenza non arrivano indicazioni in merito.

Eppure, il gioco dà lavoro a svariate migliaia di cittadini italiani (si parla di cifre intorno alle 20.000 persone, impiegate a vario titolo) ed è un’industria non certo trascurabile. Secondo il “Libro Blu” pubblicato nel 2019 dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, infatti, nel 2018 gli italiani hanno speso 18,9 miliardi di euro, cifra che si ottiene sottraendo al totale giocato (106,8 miliardi) le vincite riscosse (87,8 miliardi).

Di questo volume d’affari, le casse dello Stato hanno beneficiato di un gettito pari a 10,4 miliardi di euro. I dati tengono conto dell’industria del gioco nella sua completezza, gioco online compreso: scommesse online, poker online, giochi da casinò online e, soprattutto, le slot online, non influenzate negativamente dal problema covid19, hanno contribuito per il 29,4% della raccolta totale, aumentata però del 47% negli ultimi due anni.

Analizzando più in dettaglio i dati del “Libro Blu”, scopriamo come il 45,5% del giocato si divida tra slot machine e VLT fisiche, cioè esattamente quelle tipologie di giochi oggi costretti a rimanere spenti nelle sale specializzate. Eppure, buona parte della filiera del gioco in Italia è già ripartita, come ad esempio Lotto, SuperEnalotto, SiVinceTuttoe d Eurojackpot, rimaste ferme per circa un mese durante il periodo più duro del lockdown imposto dal Governo Conte.

E negli altri Paesi? In Germania, ad esempio, le sale giochi sono aperte (a parte a Berlino), anche se la situazione delle slot nei bar e nei tabaccai è in via di definizione. Il gioco nelle sale ripartirà invece il 14 giugno nel Regno Unito, mentre il giorno dopo in Romania.

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