Nursing Up: Manifestazione a Torino. “La istituzioni si sono dimenticate di noi? Oggi abbiamo ricordato loro chi siamo con una parola: dignità”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Nursing Up Piemonte.


Grande successo di partecipazione di professionisti sanitari al Flashmob organizzato dal Nursing Up, sindacato degli Infermieri e delle professioni sanitarie, stamattina, lunedì 8 giugno, in piazza Castello, di fronte al Palazzo della Prefettura.
Gli infermieri e i professionisti della sanità si sono uniti per ricordare i 40 colleghi caduti lottando contro la pandemia e per gridare con forza al Governo: #maipiúcomeprima.

Il Nursing Up sottolinea, a corollario e a tema della manifestazione:
Mai più appellativi come “eroi”, “angeli”, “missionari”, ma un reale riconoscimento degli infermieri e di tutti i professionisti sanitari che si sono battuti e continuano a battersi ogni giorno, ogni anno, per garantire la migliore assistenza possibile, nonostante i decenni di smantellamento del SSN.
Mai più essere lasciati a combattere a “mani nude”, impreparati ed indifesi, un nemico sconosciuto, e derisi e minacciati da chi ha tentato di mettere a tacere chiunque abbia fatto notare delle carenze, delle mancanze o cercato maggiore trasparenza su decisioni, forniture ed approvvigionamenti di dispositivi di protezione individuale.
Mai più vittime di aggressioni, abbandonati in corsia, nei pronto soccorso, nei presidi territoriali, ma una maggiore tutela di tutti i professionisti sanitari.
Mai più rallentati dalla permanenza in un comparto sanità che non ci permette di affrontare le problematiche delle professioni sanitarie a 360°.
Alla fine del flashmob, una delegazione sindacale ha incontrato il Prefetto, consegnando le istanze dei professionisti sanitari.

Ecco in sintesi le istanze:
– Un’area di contrattazione separata per le professioni sanitarie
– Garanzie sul riconoscimento della malattia professionale in caso di contagio
– La garanzia che vi siano risorse economiche per il contratto della sanità finalizzate e sufficienti per conferire un’indennità specifica e dignitosa per tutti i professionisti che assistono pazienti con un rischio infettivo.
– La necessità di assumere immediatamente infermieri e professionisti della sanità a tempo indeterminato per l’adeguamento delle dotazioni organiche
– La richiesta del riconoscimento, nel contratto, della peculiarità della competenza infermieristica, a fronte del fatto che la categoria rappresenta oltre il 41% delle forze del Servizio sanitario nazionale e oltre il 61% degli organici delle professioni sanitarie.
– L’erogazione di una indennità infermieristica permanente e strutturale che sia parte del trattamento economico fondamentale e non sia invece un “una tantum”. L’emergenza Covid-19 ha accentuato le profonde differenze rispetto alle altre professioni.
– L’immediata assunzione di Oss per lo svolgimento delle attività di supporto all’assistenza
– La possibilità di avere ore a disposizione, con una riduzione del debito orario, per poterle dedicare alla formazione e all’aggiornamento
– Aggiornamento della normativa sull’accesso alla direzione delle aziende di servizi alla persona, dove l’emergenza ha dimostrato che non è possibile prescindere da una competenza sanitaria di tipo assistenziale a garanzia degli ospiti.
– La possibilità di operare in intramoenia superando il vincolo di esclusività con le aziende.
– La richiesta di requisiti paritari tra strutture pubbliche e private rispetto alla professione infermieristica.
– L’Adeguamento legislativo ed economico per il riconoscimento immediato delle differenti funzioni e professionalità infermieristiche (coordinamento, gestione, ecc..).

Il Segretario Regionale Piemonte e Valle d’Aosta del Nursing UP, Claudio Delli Carri ha detto: “Quella di oggi è stata una giornata importantissima, nella quale abbiamo affermato la nostra dignità e la necessità di intervenire e subito nel riconoscimento di infermieri e professionisti della sanità. Le istituzioni si sono dimenticate di noi? Noi oggi abbiamo ricordato loro chi siamo. Stufi di essere sempre considerati indispensabili a parole e che poi, alla fine, questo non venga mai riconosciuto all’atto pratico. In concreto, se guardiamo alle realtà delle varie aziende ospedaliere e del territorio, continuiamo ad essere trattati in modo non adeguato alla nostra funzione e alla nostra professionalità sia per quel che riguarda la parte economica sia per quel che riguarda la gestione. La professione infermieristica va coinvolta in tutti i processi decisionali, organizzativi e gestionali della sanità. La vera necessità, per noi, è un adeguamento strutturale e definitivo dello stipendio di ognuno degli infermieri e dei professionisti della sanità. Qui si parla di dignità che noi pretendiamo e crediamo ci sia dovuta. Dignità e non soprannomi, come eroi o angeli, o altre parole. La dignità che ci venga riconosciuto il nostro ruolo chiave nella lotta al Covid e nella cura delle persone oggi e in futuro”.

Il Segretario Regionale
Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta
Claudio Delli Carri