Malandrone, Fondazione Cassa di RIsparmio di Asti: “Più che nomi ci interessa il programma”

Riceviamo e pubblichiamo.


Oggi alle 16 si elegge un Presidente, quello della Fondazione Cassa di Risparmio. Occorre certo dire che i due nomi che si confrontano sono Mario Sacco e Maria Teresa Armosino.

Da sabato si alternano pareri, nessuno fa preferenze tra i nomi, alcune forze politiche lamentano di non avere avuto voce in capitolo in passato, nel presente e questo brucia ancora.

Tutti richiamano al tema della fondazione e della banca a servizio del territorio. E i temi che vanno per la maggiore sono i generici appelli a rilanciare turismo e le manifestazioni, c’è chi invece concretamente parla di territorio soprattutto chi opera in agricoltura e altri che fanno un generico appello a volere bene allla città e al suo territorio.

Anche io non mi metto a fare delle preferenze tra i nomi, non fanno parte del mio percorso politico i due candidati, ma ben poco mi interessa se il gatto è nero o bianco: a me basta che prenda il topo.

Mi piacerebbe fare invece due ragionamenti e annotare alcuni punti che mi stanno a cuore:
1) La discussione è sui nomi, io mi auguro sia sui curriculum e mi chiedo con quale programma i due candidati si candidino. Programma che per quanto ne so non è previsto da statuto.
2) Come la Fondazione inciderà sul più grande motore economico del territorio cioè la Cassa di Risparmio, ne fisserà gli indirizzi.
3) Come la Fondazione direttamente agirà in fase di sostegno alle attività del territorio, con finanziamenti che incidono poco, o sulle grande manifestazioni o inciderà su progetti di più grande respiro e che lascino un segno per il futuro della città e del territorio.
4)Che ruolo vorrà giocare con Fondazione Asti Musei, al patrimonio artistico e culturale del territorio e che ruolo vuole avere per la crescita culturale e sociale.
5) Che ruolo vorrà avere sullo sviluppo dell’economia, della tutela dell’ ambiente
6) Quale ruolo sull’econnomia della conoscenza nella formazione scolastica e dell’Università.

Questo territorio è in crisi, ma ha anche risorse inespresse e si sta trasformando. E’ sotto gli occhi di tutti la trasformazione che subirà la città anche solo dal punto di vista della mobilità. Una trasformazione così forte, deve essere accompagnata da una visione come andiamo ripetendo da anni.

Una tale rivoluzione, metterà in discussione la vocazione in termini di sviluppo di intere porzioni di città.

La Fondazione e la Cassa devono essere il polmone economico che accompagna tali trasformazioni da un punto di vista culturale (Scuole, formazione, università), sociale, ambientale e produttivo.

Queste sono le cose che da semplice Consigliere del Comune mi attendo da chi sarà presidente della più prestigiosa Fondazione del territorio e dagli organi di indirizzo.

Mario Malandrone