Ecco come potrebbe essere il Palio di Asti nell’era Covid

Un Palio senza tribune, magari a numero chiuso, difficilmente con il corteo storico che prevederebbe assembramenti nelle vie del centro.

Questa è l’idea che l’amministrazione sta maturando, tenendo aperta una finestra temporale per lo svolgimento della manifestazione da settembre fino a dicembre.

Dopo l’apertura della regione Piemonte, il sindaco di Asti è stato molto cauto sulla eventuale organizzazione della tradizionale corsa storica. “In questi quattro mesi mi sono occupato di cose molto più importanti del Palio, Prima di tutto viene la salute dei miei cittadini” aveva detto il sindaco in una diretta Facebook.

La notizia di un eventuale palio ad Asti ha fatto in poco tempo il giro d’Italia, arrivando sia a Siena (dove si pensa in maniera insistente a una corsa straordinaria in autunno), sia a Legnano dove quest’anno è saltato il tradizionale appuntamento di maggio.

Potrebbero invece venire recuperate Douja e Sagre. Se la prima manifestazione non presenta particolari problemi sotto l’aspetto organizzativo per le vigenti normative sanitarie, per quanto riguarda il festival delle Sagre si pensa ad un modello “diffuso” su tutta la città, in maniera tale da spalmare l’assembramento tipico di Piazza Campo del Palio.